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Oriente contro occidente

Marzo 2008
di Barbara Mantovani

Lo scontro fra gli occidentali e gli orientali è antichissimo, parte dalla battaglia delle Termopili e quella di Salamina, e già allora si scontrava la civiltà ellenica, basata sulle “Democrazie” (città Stato governate da assemblee elettive) e quella orientale basata sul potere assoluto dell’Imperatore e province governate dai Satrapi. Ma fino alla caduta dell’Impero Romano il mediterraneo è rimasto il “Mare Nostrum”. E’ con il nascere dell’Islam che le cose cambiano. Mentre gli islamici occupano rapidamente il nord Africa, la Spagna, parti della Francia e la Sicilia, tentano anche di espandersi più a Nord.

Nell’anno 828 attaccarono in forze e occuparono Civitavecchia, e di li arrivarono a Roma. Scrive un cronista dell’epoca: “assediarono Roma, profanarono la Basilica di San Paolo sulla via Ostiense, ridussero gli altari dei martiri a mangiatoia di cavalli, e col ferro e col fuoco arsero e schiantarono ville, palagi, monumenti e delizie”. Un nuovo assedio Roma lo subì nel 846, ma gli abitanti del Lazio sopraggiunsero in suo aiuto e i Saraceni furono scacciati. Si ripresentarono ancora nel 849, ma una squadra navale pontificia, insieme a navi di Amalfi, Napoli e Gaeta ricacciò le navi saracene. Ancora nel 877 le navi pontifice vinsero i Saraceni a Terracina, ma questi stabilirono una base alle foci del Garigliano, presso Minturno. Da quì, nel 882, mossero contro il monastero di San Vincenzo in Volturno, “e celebrando orge nefande fra il sangue dei monaci e le ceneri del tempio, ridussero quell’asilo di pace a covile di fiere”. Ancor più audacemente si spinsero fino all’Abbazia di Montecassino, dove trucidarono sull’Altare l’abate Bertario e i monaci. La reazione cristiana, guidata dal Pontefice Giovanni X, costrinse i Saraceni ad abbandonare, dopo tre mesi di assedio, Minturno.

Genova e la costa ligure furono attaccate nel 934 e nel 935, e si razziarono soprattutto done da rivendersi nei mercati di schiavi e negli harem. mentre l’intera Sardegna fu occupata per circa sei mesi intorno all’anno 1.000. Con le Crociate (capito perchè sono state fatte?...) il mediterraneo tornò un mare cristiano fino al 1453, quando i Turchi conquistarono Costantinopoli, e ricominciò l’espansione militare ottomana, fino alla Battaglia di Lepanto del 1571. In questo secolo le coste italiane furono tormentate dalle razzie, ad esempio nel 1534 Khayr ad-Din, detto Il Barbarossa, attaccò con ottanta galee la città di Fondi, per rapire la nobile Giulia Gonzaga, ritenuta la più bella donna italiana (Giulia si salvò con la fuga) e nel 1543 la cosa si ripetè con l’occupazione di Reggio Calabria, dove il Barbarossa (che aveva ormai 77 anni) pretese per il suo harem la figlia diciottenne del governatore della città, Flavia. La consegna dei figli (maschi e femmine) per i “serragli”, gli harem, era un dovere per gli sconfitti e il rifiuto veniva pagato con la morte. Ad esempio alla caduta di Costantinopoli il capo dei difensori si rifiutò di consegnarli al serragllio e pretese che i suoi due figli maschi fossero decapitati davanti a lui, prima che subisse la stessa sorte.) Le razzie venivano fatte per bottino e per procurarsi schiavi. Le fanciulle che venivano vendute per gli harem (come pure i fanciulli che erano richiestissimi, sia per sollazzo sessuale sia perchè li si castrava e diventavano eunuchi nell’harem). Quelli che sembravano adatti venivano convertiti e arruolati nei Giannizzeri (un corpo militare). Famoso anche l’assedio e la caduta di Famagosta e la sorte dei difensori veneziani guidati da Marcantonio Bragadin. Posto al supplizio davanti al Califfo, il boia con una sola incisione sotto al collo lo aveva scuoiato e arrotolata tutta la pelle fino alla vita. Mentre lo spennellava con una mistura di sale e aceto Bragadin lo redarguì, dicendo che le lacrime che scendevano dal suo volto erano dovute solo al pensiero di Venezia lontana! In realtà l’incubo delle incursioni finì solo nella prima metà dell’1800, con lo smembramento dell’Impero Ottomano iniziato da Francia (1830, occupazione dell’Algeria) e Gran Bretagna (1833, Egitto). Insomma, lo scontro dura da trenta secoli, ed è sempre stato cruento. Certo, una volta noi opponevamo lo spirito di un Leonida, di Giulio Cesare, di Papa Leone, di Andrea Doria, che non erano tipi da andare a fare atto di sottomissione o far mettere il velo alle mogli.
Adesso a vedere certe scene, non so proprio che pensare.

Barbara Mantovani

 
 
 
       

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