OBIETTIVO:
UN TRENO OGNI MEZZ’ORA
Raddoppio ferroviario Milano – Lecco.
Convegno a Merate promosso da Vera Brianza
Marzo 2008

Il raddoppio ferroviario Milano-Lecco sta
ormai per essere ultimato. Il convegno promosso giovedì
27 marzo da Vera Brianza in Comune a Merate è stato di
grande interesse per l’importanza degli argomenti trattati,
per le opere che sono in fase di realizzazione e che sono programmate
a breve e medio termine.”Sono temi che meritano di essere
ripresi” ha affermato il vice Presidente Giuseppe Mutti,
chiudendo i lavori. L’area della Brianza e del lecchese
sono al centro di grandi investimenti che vedono coinvolti le
Ferrovie dello Stato, la Regione la Provincia di Lecco e i comuni
dell’interland. Il Presidente Virginio Brivio è uno
dei più convinti sostenitori degli investimenti su ferro
che considera strategici per migliorare la circolazione di persone
e merci, contenere il traffico su gomma e combattere l’inquinamento.
Nella sua relazione Brivio ha parlato di sfida culturale, sottolineando
l’importanza storica delle opere in corso nel nostro territorio.
Gli enti locali vicini all’asse ferroviario sono impegnati
a realizzare i servizi attigui alle stazioni ferroviarie, in particolare
ampi parcheggi per auto, bus, moto e biciclette.


Le stazioni dovranno essere accoglienti, popolate e protette.
“Dobbiamo coinvolgere più cittadini possibili spiegando
loro perché e bene, utile ed economico la scelta del treno.
Dobbiamo convincere imprenditori, urbanisti, amministratori pubblici
perché è necessario pensare ad aree industriali
vicine all’asse ferroviario anzicchè a quello stradale.
I vantaggi del raddoppio ferroviario sono stati illustrati dall’assessore
provinciale ai Trasporti e Mobilità Carlo Fumagalli (vedi
relazione allegata al presente comunicato). Gli ingegneri Ramozzi
e Bin (Assessorato Regionale ai Trasporti) hanno illustrato tutti
gli interventi e i relativi tempo di realizzazione delle opere
ferroviarie che stanno interessando tutta l’area del nord-ovest
(ivi compresi i collegamenti con Malpensa e la Svizzera). Temi
sui quali si sono ulteriormente soffermati il direttore regionale
di Trenitalia Fiorenzo Martini e l’ing. Rosa Frignola della
Rete Ferroviaria Italiana: obiettivo dichiarato cadenzare alla
mezz’ora la possibilità dei cittadini viaggiare su
un treno da Lecco e Milano e viceversa. I sindaci di Cernusco
Lombardone Sergio Bagnato, di Osnago Paolo Strina e di Olgiate
Molgora Alessandro Brambilla si sono soffermati sui problemi che
si pongono per le loro comunità (aree a parcheggio, piste
ciclabili, maggiore attenzione nella gestione dei servizi di loro
competenza e per evitare disagi ai passeggeri - biglietterie funzionanti,
pulizie,ecc). E’ toccato al portavoce del Comitato Pendolari,
Giorgio Dahò, mettere in dubbio l’effettiva capacità
di mettere a disposizione dei passeggeri treni che partono ogni
mezz’ora (soprattutto alla mattina e alla sera) e che arrivino
alla meta negli orari prestabiliti. Inoltre è indispensabile
ripristinare un treno di rientro a Lecco a Milano alle ore 0,15.
Il convegno è stato aperto da Giuseppe Mutti che ha brevemente
illustrato le finalità di Vera Brianza e le numerose iniziative
in programma nei prossimi mesi e dal sindaco di Merate Battista
Albani che ha ricordato che Merate si trova in una sfortunata
situazione climatica che favorisce l’inquinamento atmosferico
ed è quindi più di ogni altra realtà interessata
a scoraggiare il traffico veicolare.
Per ulteriori informazioni sul convegno consultare il sito
www.verabrianza.org
Testo intervento assessore provinciale ai Trasporti e Mobilità
Carlo Fumagalli.
IL RADDOPPIO
FERROVIARIO
Con la conclusione dei lavori del raddoppio
ferroviario Airuno – Carnate, la Provincia di Lecco può
contare su una infrastruttura ferroviaria di grande funzionalità
nella tratta più importante: la Lecco Milano, via Carnate.
L’aspettativa maggiore riguarda il numero delle corse, che
grazie al raddoppio, potrebbero aumentare fino alla realizzazione
di un sistema cadenzato alla mezzora, che semplificherebbe il
sistema rendendolo più attrattivo e di facile utilizzo
per l’utente. Questa potenzialità ha però
bisogno di risorse aggiuntive per potersi dispiegare in tutta
la sua efficacia, e chiama in causa la Regione, come responsabile
del servizio ferroviario regionale. La tratta Milano – Lecco
dovrebbe diventare parte del sistema suburbano, almeno a livello
teorico, e questo è importante, manca ora solo la disponibilità
economica per tradurre il disegno in realtà. E’ importante
far presente che questo potenziamento teorico ha bisogno anche
di trovare risposte adeguate sul nodo di Monza, altrimenti qualsiasi
potenziamento troverebbe un imbuto a Monza, capace di azzerare
tutti i vantaggi in termini di tempi di percorrenza e puntualità.
Altro nodo critico è la mancanza di carrozze e motrici
aggiuntive, che causano il sovraffollamento nelle ore di punta.
La Provincia di Lecco ha il compito di accompagnare il potenziamento
delle corse su ferro con adeguate infrastrutture: i centri di
interscambio ferro gomma alle stazioni afferenti la linea. Opera
che è già in corso con finanziamenti per la realizzazione
dei centri di interscambio di Calolzio, Olgiate e Cernusco. Un
altro impegno riguarderà il potenziamento delle corse bus
verso questi centri d’interscambio, con orari sempre più
coincidenti con le corse ferroviarie. Infine la Provincia di Lecco
si impegna sul fronte del biglietto integrato “Treno Lecco”
che permette, con un unico biglietto, di usare due mezzi (bus
+ treno) dalle stazioni di Calolzio e Olgiate, con un costo minore
della somma dei due biglietti singoli. E’ allo studio l’estensione
del biglietto “treno Lecco” alla stazione di Cernusco,
un impegno finanziario che se sostenuto sia da Provincia che dai
comuni del territorio meratese, porterà ulteriori benefici
per i pendolari. Infine il potenziamento dell’accessibilità
ciclabile alle stazioni e la realizzazione di depositi custoditi
per le bici potrebbe dare un’ulteriore possibilità
ad una piccola percentuale di pendolari di utilizzare la bicicletta
per raggiungere la stazione con benefici sul sistema viario locale
in termini di congestione e smog. A questo proposito la Provincia
di Lecco è impegnata, insieme ai comuni dell’area,
al recupero dei tratti ferroviari dimessi, per realizzare, dove
possibile, nuovi tratti di piste ciclabili.
MERCI
Il raddoppio avvicina il meratese non solo
a Milano ma anche a Lecco, che oltre ad essere un grande centro
attrattore di pendolari potrebbe diventare anche uno snodo del
trasporto merci, grazie alle sinergie attivabili con il progetto
del Polo Logistico del Bione. Da qui le merci potrebbero viaggiare
verso Malpensa, la Svizzera e la Germania via Zurigo, anche se
il condizionale è d’obbligo visto che le variabili
in campo sono molte: dalla realizzazione della tratta Arcisate-Stabio
tra Varese e Mendrisio che ha già ottenuto l’ok dal
Cipe, alla riqualificazione della Lecco Molteno Como che invece
non trova finanziamenti nonostante sia un progetto regionale collegato
alla realizzazione della Pedemontana viaria e parte di un accordo
del 2001, al reperimento di quasi 20 milioni di euro per la realizzazione
del Polo stesso. In questo contesto diventa difficile pensare
ad altri Poli Logistici sul territorio provinciale, ancor meno
infrastrutturati dello scalo Bione/Maggianico.
L’ELIMINAZIONE
DEI PASSAGGI A LIVELLO
Un aspetto legato al raddoppio è
l’eliminazione di molti PL con un sensibile miglioramento
della viabilità su gomma. Questo aspetto positivo ha però
ricadute su alcune frazioni situate nelle immediate vicinanze
dei PL soppressi che temono un aumento del traffico automobilistico.
Su questo tema penso che potranno intervenire con più cognizione
di causa i rappresentanti dei comuni.
COLLEGARSI
A MALPENSA
Merci, turisti, uomini d’affari hanno
in Malpensa un centro attrattore significativo. A nord del meratese
riqualificare la Lecco Molteno Como permetterebbe di passare dagli
attuali 190 minuti da Lecco a Malpensa ai futuri 100 minuti. Tra
4 anni da Como sarà possibile arrivare a Malpensa in 50
minuti. A sud c’è un progetto di collegamento Bergamo,
Treviglio, Carnate, Saronno, Malpensa, costo 1 miliardo e disponibili
meno del 10%, anche in questo caso, se realizzato, il progetto
permetterebbe spostamenti est-ovest più rapidi. Su questi
temi penso sarà il rappresentante della Regione a darci
notizie più aggiornate.

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