A
voi la scelta
Marzo 2009
Contro corrente. Critica con la nascita
di un bipolarismo che porterà solo all’appiattimento
della politica. Pdl e Pd, sigle omologate, programmi fotocopia
con qualche sfumatura che passa subito in secondo piano, e valori
sbiaditi. Troppo sbiaditi per dare una speranza a chi ancora crede
nella politica. Se di politica si può parlare visto che
ormai sempre più prevalgono gli interessi privati, aziendali
o di cordata. Da un lato come dall’altro.
Un bipolarismo che farà perdere brio, quel poco che restava,
a chi ancora guarda alla politica come maestra di vita. A chi
la vive giorno dopo giorno sulla sua pelle, senza volersi riempire
le tasche e camminando a testa alta. A chi non scende a compromessi
e non fa scambi come con le figurine doppie pur di riuscire a
completare l’album.
Prima gli sbarramenti per le Europee, tagliando fuori i potenziali
nemici, piccoli ma pur sempre nemici. Niente “X-Factor”.
Niente emergenti. Potrebbe sempre arrivare chi ti ruba la poltrona.
Poi le unioni di Stato o di fatto in un unico calderone. Il rischio?
Quello di trovarsi nel piatto la solita zuppa, per di più
inacidita da qualche verdura che contrasta con l’altra.
Quei sapori che presi indipendentemente fanno un piatto sovrano
e che uniti sono indigesti.
No. La politica è tutt’altro. La politica quella
vera è amore per la propria patria: metropoli o micro paese
che sia. E’ dare senza nulla chiedere. E’ offrire
le proprie capacità al servizio della collettività.
E’ non avere paura che qualcuno ti possa soffiare il posto,
non doversi guardare alle spalle, e soprattutto la vera politica
è quella dove non c’è nulla da guadagnare,
dove non ci sono stipendi ne gettoni di presenza.
A inizio giugno ancora una volta saremo chiamati a votare, ad
esprimere il nostro gradimento per un partito piuttosto che per
un altro. Si vota per le Europee, per la provincia e in sessantatre
Comuni del lecchese per le amministrative. Che sia un segno fatto
con il cuore più che per dovere o per diritto. Non facciamoci
illudere dai programmi perché saranno tutti belli e pomposi,
farciti di promesse. Non facciamoci illudere dagli out-sider dall’ultimo
momento e dai soliti navigati che ormai hanno solcato gli oceani
e sanno far fronte a qualsiasi tempesta.
L’ultima parola sta agli elettori, sta a tutti noi, e che
ciascuno voti secondo coscienza: con il cuore.
Paola Sandionigi
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