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ELEZIONI A MERONE

Marzo 2009
Di Enrico Viganò

Saranno tre i candidati che si contenderanno la poltrona di sindaco di Merone: Brindisi, Fusi e Riva. L’attuale sindaco Pietro Brindisi ha deciso di ripresentarsi con la stessa lista e lo stesso simbolo: Insieme per Merone. Ci saranno alcune defezioni - dovute non tanto a divergenze interne ma a impegni di lavoro - all’interno della maggioranza, che ha guidato il comune in questi cinque anni. Brindisi quindi dovrà ricomporre i tasselli della sua nuova compagine e dovrà ripresentare un nuovo programma. Secondo Angelo Colsa, capogruppo di maggioranza in consiglio comunale, gli obiettivi che “Insieme per Merone” si era posto cinque anni fa “sono stati raggiunti per l’85 per cento, ma sono stati anche realizzati una marea di lavori non previsti”. Gli interventi compiuti sono stati diversi: marciapiedi, verde, raccolta differenziata, cappella dei parroci presso il cimitero, il ponte sulla FS della Specola, e via dicendo. Ma il punto di forza di Brindisi è di essere stato un sindaco “sul campo”: sempre impegnato e sempre presente in comune, sempre disponibile a ricevere e a parlare con i propri concittadini. Brindisi, tuttavia, dovrà anche spiegare ai suoi elettori “il pasticciaccio” dell’accertamento a tappeto degli immobili e della TA.R.S.U. (Tassa Rifiuti Solidi Urbani), e poi per quale motivo nei confronti della Holcim abbia avuto un atteggiamento decisamente meno battagliero rispetto agli anni di opposizione; e ancora, per chè i ripetitori per telefonia mobile ancora svettano sull’acquedotto di via Leopardi, quando aveva raccolto oltre 600 firme per farli abbattere; per non parlare della querelle dei 5 miliardi di vecchie lire stanziati dal Ministero dell’ambiente per impedire altre alluvioni a Pontenuovo e non ancora spesi. Una querelle che è diventata in questa campagna elettorale, cavallo di battaglia per la lista di opposizione Spazio Democratico, guidata dal capogruppo, avvocato Alfredo Fusi.
Fusi, però, e i suoi hanno deciso di cambiare di nuovo il nome della lista. Già cinque anni fa avevano sostituito Rinnovamento Democratico (area di sinistra) con Spazio Democratico. Ora si chiamerà “Vivi Merone” e sarà composta da “persone nate e cresciute a Merone, estremamente valide – dice Fusi -, dalla spiccata professionalità e mediamente giovane”. Molti sono nomi “nuovi”, cioè senza una precedente esperienza amministrativa, ma sempre impegnati nel mondo dello sport e dell’impegno sociale. La sua lista non avrà una colorazione politica, anche se i componenti ovviamente hanno proprie convinzioni politiche. Tuttavia “le simpatie politiche non devono “colorare” il gruppo” tiene a precisare Fusi.
Il nome della lista “Vivi Merone” è già un programma: “E’ un’esortazione – spiega sempre Fusi – al nostro paese a “svegliarsi”, a prendere coscienza dei problemi, a essere elemento attivo: in questi ultimi anni c’è stato uno scollamento tra cittadino e comune, provocato anche dall’iniziativa di Brindisi di condurre accertamenti indiscriminati sugli immobili. Noi vogliamo che i meronesi si sentano partecipi di una comunità unita, solidale e capace di erogare servizi di qualità, equi e imparziali”. E nei confronti della Cementeria come si porrà “Vivi Merone”? “Senza demagogia – assicura il candidato sindaco Fusi - , ma anche senza timore. Noi vogliamo che il nostro territorio venga tutelato: il problema del cementificio Holcim esiste e noi lo affronteremo in modo diretto. In questi cinque anni in comune non vi è stato un interlocutore. Noi al contrario saremo un interlocutore credibile, senza alcun timore”.
La terza lista sarà guidata dall’architetto Federico Riva, di Alleanza Nazionale, oggi PDL. “Era nostro intento – dice Riva – portare il nostro contributo nella lista “Vivi Merone”, i cui componenti si collocano nella stessa nostra area politica del Popolo della Libertà, ma non è stato possibile. E quindi abbiamo deciso di correre da soli”. Il nome della lista non è stato ancora scelto, ma – assicura Riva – a breve sarà ufficializzato. Così pure anche i nomi dei componenti la lista: tutti di Merone o che hanno vissuto o gravitano per lavoro su Merone. Riva è nativo di Merone, negli anni ottanta è stato tecnico comunale di Merone, anche se oggi risiede a Monguzzo. “Da casa mia – conclude - ammiro il panorama di Merone e vedo anche la Cementeria, con cui crediamo che sia possibile una coabitazione nel rispetto, però, di accordi chiari e controlli sicuri”.

 
 
 
       

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