
di Antonio Isacco
Marzo 2009
“PASQUALE”
C’è un aneddoto del grande
Totò a proposito del titolo in epigrafe. Penso valga la
pena raccontarlo.
Un tale incontra casualmente Totò e, furibondo dopo una
sfuriata di parole frammezzate ripetutamente da un nome, comincia
a dargli sonori schiaffoni, scambiandolo appunto per quel nome
più volte ripetuto cioè: “Pasquale”.

Totò, per tutta risposta, scoppia
in una irrefrenabile risata e malgrado l’energumeno continua,
sempre con maggiore vigoria, a schiaffeggiarlo, Totò insiste
nella sua prorompente risata. Morale: Più schiaffi prende
più la risata è fragorosa tanto che l’aggressore,
fisicamente distrutto dalla fatica, e sbigottito dalla sortita
dello schiaffeggiato, se ne va frastornato mentre Totò
continua a ridere. All’episodio è presente un carissimo
amico di Totò che, molto preoccupato dalle tremende sberle
subite dall’amico, non senza imbarazzo, l’apostrofa:
<<…ma perché non hai reagito e stai tuttora
ridendo?>> Totò, sempre ridendo a crepapelle, lo
zittisce: <<ma che me ne importa, …mica sono “Pasquale”,
io!>>.
E giù a ridere.
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