Giornale della Brianza
"Un giornale scritto dai propri lettori ..."
Direttore: Paola Sandionigi

  Sezioni  
 


PRIMA PAGINA
Politica
Cronaca
Sport
Economia
Curiosità
Associazioni
Approfondimenti
Tempo libero
Cultura e Arte
Ambiente

 
  La Goccia ...  
 
brianzolitudine
del direttore

che fa traboccare il vaso
comics
collegio 10
dal futuro
del lago di Pusiano

d'arte

dal web

da togliere
di evasione
di filosofia
di giustizia
di salute
di sapore
di sudore
di umorismo
di vino
d'oriente
iridata
sullo spartito
a quattro zampe



 
  Le altre pagine  
 
I links

Numeri utili
 
 
 

No violenza

marzo 2009

Non c’è giorno che non venga scandito da un assalto umano disumanizzato, perpetrato nei riguardi delle donne, nei confronti di un bambino, di una giovanissima.
Il branco è nell’ombra, predisposto a un’opera demolitrice, a violare la realtà dell’altro, sconvolgendone l’equilibrio e compromettendone il benessere, un’azione infame nel più profondo del termine, dove non c’è lessico che tenga per definirne il raccapriccio.
Ciò che deve scuotere le coscienze è l’infamia che non consente giustificazioni, né ansia da contagio, ma promuove una linea comportamentale priva di black-out ideologici: infatti con le ideologie stendiamo ipocrisie e false aspettative, non cogliamo le urgenze né le insopprimibili necessità-priorità, a riconferma che donne, bambini e anziani non si toccano, non si debbono toccare, non bisogna permettere che ciò accada.
Il branco si fa beffe della bellezza, della fragilità, entra a gamba tesa dove l’innocenza e la stessa femminilità regalano al mondo il piacere dell’esistenza, e all’esistenza il miracolo del futuro che nasce e cresce, perché custodisce il segreto dell’amore più grande. Sociologi, pedagogisti, psicologi, preoccupati per le dimensioni crescenti di questo fenomeno, nella torsione in cui costringe l’attualità, che somiglia sempre più a un’apnea soffocante, tant’è che ognuno esplicita ragioni diverse per spiegarne l’exploit. Si coglie il male, lo si traveste di bugie, lo si affascina con il dolore dell’altro, per colmare i propri vuoti e le proprie assenze, che diventano patologie.
Non c’è ritocco al corredo del codice genetico umano, una eventualità del genere non è possibile nel breve passo che intercorre tra una generazione e l’altra, allora come è possibile che a ogni pagina appare la notizia di uno stupro, di una violenza da poco commessa, ciò non solo nelle strade, nei vicoli ciechi, nelle campagne buie, ma nelle famiglie, dove dovrebbe prevalere il principio dell’amore, dei vincoli affettivi, nella continuità del vivere insieme. Eppure proprio all’interno del nucleo famigliare, vicino al focolare passa sotto silenzio questa pratica infame, proprio lì, ognuno assume il ruolo parossistico di teatrante, recita la parte di chi nega, di chi non vede, di chi occulta e passa avanti agli abusi che non hanno fine.
In questa ferita c’è l’esperienza intera del dolore, dell’amore frustrato, un modello che si tramanda senza che alcuno intervenga a porre un freno, eppure come ha detto qualcuno “ i ragazzi violenti del futuro sono ora dei bambini “, proprio quelli afferrati come oggetti e spogliati di ogni emozione. Occorre ritrovare un senso comune non più rinviabile, non sono più sufficienti le notizie, il bombardamento mediatico, forse è arrivata l’ora di un ripensamento culturale che sia sinonimo di coinvolgimento, nel discuterne e rifletterne insieme, non solo per preservare le menti giovani dalla violenza che non risparmia alcuno, ma per coltivare in chi cresce un senso critico sano e attento ai valori della vita, quella di tutti, soprattutto delle donne, dei bambini, degli anziani, CHE NON SI DEBBONO TOCCARE MAI.
Vincenzo Andraous


 
 
 
       

La Goccia Briantea è un periodico mensile di informazione, politica,
cultura, spettacolo, umorismo e associazionismo.
Il sito, ottimizzato per versioni di INTERNET Explorer e NETSCAPE superiori alla 4.0,
è gestito dall'Associazione "La Goccia" (Rogeno - LC)