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Don Giovanni Fusi

Novembre 2005

Profonda commozione ha suscitato la scomparsa di monsignor Giovanni Fusi, residente a Rogeno dopo decenni trascorsi al servizio pastorale delle parrocchie di Bollate e Meda, sempre affiancato dalla sorella Maria. Don Giovanni era nato il 5 aprile del 1919 a Casletto e battezzato nella chiesa parrocchiale. Dopo alcuni mesi la sua famiglia si trasferì a Rogeno, dove don Giovanni maturò la sua decisione di entrare in seminario, a Venegono. Celebrò la sua prima S. Messa nella parrocchiale di Rogeno, nel '42, per poi essere destinato, come giovane coadiutore, alla parrocchia di Bollate. Furono anni di intensa attività per don Giovanni, contrassegnati dagli eventi bellici prima e dall'entusiasmo del dopoguerra, poi. Agli anni della ripresa post-bellica furono associati i ricordi più intensi di don Giovanni, legati allo sviluppo della parrocchia di Bollate, con l'arrivo del primo cinematografo parrocchiale, l'ingresso dello sport agonistico - calcio, baseball - in oratorio, la crescita di una coscienza sociale e civica tra i parrocchiani. Nel '58 la seconda "avventura" pastorale nella vasta parrocchia di S. Maria nascente a Meda, sempre nell'interland milanese. Don Giovanni vi rimase per trentotto lungissimi anni, in qualità di parroco, distinguendosi per la realizzazione di due nuove chiese parrocchiali - tra le quali quella maestosa, in mattoni a vista - e creando le fondamenta per un'intensa attività parrocchiale nel nuovo oratorio. Dal '96 don Giovanni era tornato a Rogeno dove, finchè la salute glielo ha consentito, ha continuato a collaborare con la parrocchia. Negli ultimi anni le precarie condizioni di salute lo hanno costretto a continui ricoveri ospedalieri che, comunque, non hanno mai scalfito l'ottimismo e la gioia di vivere nella Speranza.
E' morto all'ospedale di Lecco lo scorso 23 ottobre, con accanto l'inseparabile sorella Maria, il fratello Augusto e i nipoti.
Alle esequie funebri, concelebrate da numerosi sacerdoti nella parrocchiale dei SS. Ippolito e Cassiano di Rogeno il 25 ottobre scorso, hanno partecipato numerosi riconoscenti fedeli delle parrocchie di Bollate e Meda, oltre ai parrocchiani di Rogeno e Casletto. Riposa nel cimitero di Rogeno.
Può essere utile rileggere le parole che il Cardinale Carlo Maria Martini rivolse a mons. Fusi il 31 maggio del '96, in occasione del ritorno a Rogeno, dopo cinquantaquattro anni di attività pastorale:
Carissimo don Giovanni,
mi sembra doveroso anzitutto rendere lode a Dio che, attraverso i tuoi trentotto anni di servizio pastorale fedele, generoso e zelante, ha colmato la parrocchia di doni e di grazie spirituali. Nello stesso tempo sento il bisogno di attestarti pubblicamente la mia vivissima riconoscenza per la Tua dedizione al Signore e alla nostra Chiesa ambrosiana, fin dal giorno della tua ordinazione, il 30 maggio 1942.
Hai vissuto le vicende dolorose e drammatiche della guerra, sei stato premurosamente vicino alla gente di Bollate per consolarla, sostenerla e confortarla e poi, a partire dal 1945, hai partecipato all'entusiasmo e alle fatiche della ricostruzione di tutta la nostra Nazione. Più tardi, hai visto succedere al Beato Cardinale Alfredo Ildefonso Schuster, per le cui mani avevi ricevuto il dono immenso del presbiterato, altri tre Arcivescovi e, in particolare, sei stato spettatore, pur se da lontano, di quel grande avvenimento ecclesiale che è stato il Concilio Vaticano II.

 
 
 
       

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