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L’impianto di Compostaggio ad Annone
Una petizione promossa dai cittadini

Novembre 2005
di Giovanna Rotondo

Caro direttore, i paesi intorno al lago di Annone chiedono alla Regione di intervenire e alla Provincia di Lecco di ripensare alla localizzazione dell'impianto di Compostaggio troppo vicino alla riva del lago di Annone! Dalle ultime assemblee avute con tecnici e alla presenza dello stesso Dott. Brivio, è risultato chiaramente, come si può anche leggere sulla stampa, che il luogo non è adeguato e l'impatto ambientale potrebbe essere molto pesante per il lago e il turismo della zona. Indichiamo alcuni luoghi dell'Oggionese dove si può andare a firmare la petizione e preghiamo tutte le persone di buona volontà di sostenerci! Si può firmare presso il Bar Pasticceria Rovida Via Giovanni 23°, n. 26 - Oggiono e presso l'Erboristeria Orto Botanico Via Longoni, n.14 - Oggiono. Inoltre ad Annone Brianza negozio di casalinghi di fronte alle scuole elementari. La Petizione può essere firmata anche da tutte quelle associazioni (ambientaliste, turistiche, culturali, sportive, artigiane e commercianti) che vorranno farlo.

 

Il testo della petizione

AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI LECCO VIRGINIO BRIVIO
p.c. AL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA ROBERTO FORMIGONI / ALL'ASSESSORE ALL'AMBIENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA / AL CONSIGLIO DELLA REGIONE LOMBARDIA / ALL'ASSESSORE ALL'AMBIENTE DELLA PROVINCIA DI LECCO MARCO MOLGORA / AL CONSIGLIO DELLA PROVINCIA DI LECCO
Noi invitiamo il Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, il Presidente della Provincia di Lecco Virginio Brivio e tutto il Consiglio Regionale e Provinciale a venire a visitare personalmente ed estensivamente Annone Brianza e il territorio dei laghi briantei: un'area che presenta un grande patrimonio naturalistico, aspetti ambientali pregevoli nonché, secondo alcuni studiosi, motivi d'interesse archeologico. Al confine tra Valmadrera e Civate, a pochi chilometri di distanza, su questo territorio densamente abitato, è già presente un inceneritore di notevoli dimensioni e, pertanto, noi chiediamo: è giusto che venga insediato un altro impianto di smaltimento rifiuti? E' giusto che gli abitanti di alcuni comuni, come Civate, debbano vivere in mezzo a un inceneritore e ad una discarica? Senza dimenticare la cementeria di Merone, molto prossima a tale area anche se ubicata nel territorio della Provincia di Como. Inoltre, l'impatto viabilistico provocato dalla circolazione dei mezzi pesanti che trasportano rifiuti ed altro, in una zona già altamente trafficata, non provocherebbe un netto peggioramento della situazione? Ma le considerazioni più pesanti per noi abitanti dell'area riguardano la nostra immagine e la nostra salute: diventeremo il territorio delle discariche! E'concepibile che una struttura come quella che si vuole realizzare, vale a dire un impianto industriale per lo smaltimento dei rifiuti, che come tutti gli impianti industriali inquina, venga localizzata così vicina al lago? E lo stesso impianto possa convivere, a poche centinaia di metri, con attività sportive di grande rilievo quali il polo e il golf? Attività che, pur essendo private, sono meritevoli di curare e mantenere grandissimi spazi verdi, vitali per il nostro benessere e la nostra salute, e di richiamare, per i loro eventi sportivi, pubblico internazionale, promuovendo l'immagine del territorio. La scuola di parapendio di Suello ospita ogni anno, come quest'anno, competizioni di livello mondiale, ed è frequentata da appassionati di questo sport, provenienti da tutto il mondo. Queste realtà sono motivo di pregio, ma ve ne sono altre non meno importanti, come i camping, i ristoranti di altissima qualità e tutta una serie di servizi rivolti ad un turismo sia di massa che esclusivo: e questo è un settore che richiede attenzione. Molte sono le attività che distinguono la zona: il progetto di realizzazione della pista ciclabile, che si troverebbe a pochi passi dalla discarica, le aree protette, gli spazi ricreativi, il risanamento del lago di Annone, la difesa del Cornizzolo, il parco del monte Barro, lo sviluppo della riva di Oggiono, la cui vocazione turistica è sempre più evidente. E' un territorio che ha subito grandi ferite (mai curate), ma in cui è possibile trovare habitat ancora integri; è il territorio dei laghi briantei a cui Stendhal ha dedicato bellissime liriche. Per questo motivo dovrebbe essere tutelato, dichiarato patrimonio dell'umanità, avviato verso uno sviluppo rispettoso di quanto ci dona. Noi affidiamo il nostro benessere e il nostro futuro alle decisioni dei politici e chiediamo che queste decisioni siano ponderate e, sebbene a volte non siano quelle che forse dovrebbero essere, vi sia comunque il coraggio della verifica. Chiudiamo questo appello citando il Dott. Naggi, esperto della materia, che dice: "I grandi impianti rappresentano innanzitutto un'ingiustizia sociale, poiché il disagio provocato da quantità sempre più grandi di rifiuti, prodotta da un elevato numero di persone, si concentra su piccoli settori di popolazione….", cioè su chi ha la sfortuna di vivere su un territorio localizzato per una discarica o per un inceneritore. Imporre, un altro impianto per lo smaltimento dei rifiuti, a pochi chilometri di distanza da un inceneritore di grandi dimensioni da una parte, e da una cementeria, altrettanto pesante dall'altra, che si appresta tra l'altro a diventare termovalorizzatore di rifiuti pericolosi, nei pressi della cava del Cornizzolo (per cui tanto si è lottato), dovrebbe far riflettere profondamente e diventare oggetto di dibattito pubblico. Noi, abitanti del territorio intorno al lago di Annone, chiediamo alla Regione Lombardia un intervento in merito e preghiamo la Provincia di Lecco di non costruire un impianto per lo smaltimento dei rifiuti umidi e scarti di cucina su questo territorio: noi tutti sappiamo quanto disagio possa dare una discarica, subendo già da anni la presenza di un inceneritore, di una cementeria e di una cava. Un sentito ringraziamento a quanti non lasceranno cadere nel vuoto questo appello ed avranno il coraggio di sostenere la nostra battaglia a tutela dell'ambiente in cui viviamo e vogliamo continuare a vivere.

 
 
 
       

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