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Il Killer del Mais

Novembre 2005
di Giovanni Marcucci

A rischio in Brianza la coltivazione del granoturco? Sembra proprio di si. Se non si riesce a frenare la diffusione di un diabolico insetto, la diatrobica arrivata nella nostra regione tre anni fa dal Nord America, la presenza dell'animaletto definito "killer del mais" per la voracità che lo contraddistingue, potrebbe riservare al granoturco la stessa sorte dei vitigni decimati dalla peronospora giunta anch'essa dall'America dei Nord nel 1878. A fine settembre il killer è stato segnalato in 32 comuni della Lombardia, per Io più prossimi a Milano.
il pericolo che incombe su tutta l'area lombarda a causa della diatrobica - termine tecnico del micidiale insetto in grado di distruggere intere piantagioni di granoturco - ci induce a segnalare l'encomiabile iniziativa intrapresa dal Cedal, con sede a Pusiano, comprendente com'è noto i Comuni di Bosisio, Cesana, Pusiano, Eupilio, Erba, Merone e Rogeno. Messo in guardia dall'Ersaf (Ente regionale sviluppo agricoltura e foreste) e dalla Coldiretti sulla situazione creata dal "killer del mais", oltre a lanciare un appello a tutti i residenti nella zona del bacino pusianese a segnalare all'Ente l'eventuale presenza della diatrobica, ha immediatamente promosso un monitoraggio mirato a ricercare l'animaletto nel nostro territorio.
L'accertamento ha interessato una duplice attività.
La prima, eseguita a Rogeno, è stata compiuta dai rappresentanti del Cedal dei Comuni di Cesana e Pusiano, Paolo Ratti e Pierino Bonfanti che hanno posizionato in luoghi strategici dieci cassette-adescamento, già sperimentate altrove; la successiva l'hanno effettuata altri volontari del Cedal, diretti dallo studente rogenese Mario Frigerio, che hanno perlustrato le sponde del lago di Pusiano. Entrambe le ricerche hanno permesso di accertare l'assenza della diatrobica, ma non attenuata la vigilanza. "La sorveglianza - ha assicurato la presidente dei Cedal, Lauretta Carpani - sarà sempre costante e più estesa in quanto intendiamo rendere partecipi anche le associazioni ambientalistiche che operano nei territori dei laghi di Annone-Oggiono, Segrino, Alserio e Montorfano".

In sostanza il Cedal - anche per effetto del contributo all'operazione assicurato dagli esperti in biologia Aldo Consonni, originario di Garbagnate Monastero impegnato in uno studio proprio sul "killer del mais" per conto dell'Ersaf, e Luca Gandin, docente dell'Università di Verona interessato ad una ricerca sui canneti del lago di Pusiano - accertata la mancanza di diatrobica sulla zona lacustre è intenzionato a sviluppare un'opera di prevenzione sulla diffusione del temibile insetto, escogitando sistemi idonei a prevenire la sua espansione in attesa che si trovino antidoti capaci di debellare il parassita.. "Molto prolifero, di minuscole dimensioni, gialle di colore e resistente agii antiparassitari - hanno spiegato ai consiglieri del Ceda! i dottori Consonni e Gandin - potrebbe compromettere irrimediabilmente interi raccolti della graminacea, "ul frumenton" tanto caro e prezioso alla gente brianzola.


 
 
 
       

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