Un
altro anno se ne va ...
di Paola Sandionigi
Novembre 2008
Un tempo, neppure tanti anni fa, il Natale
aveva un’atmosfera speciale, un po’ come quella che
oggi si vede in certe pubblicità da sogno dove tutto è
perfetto o quasi. Si preparava l’abete, lo si decorava coi
palloncini variopinti, le stelle e gli angioletti oro e argento,
che ti lasciavano sulle mani quei brillantini fini fini, che spesso
non bastava neppure la preziosa saponetta profumata della mamma
a toglierli. Dallo scatolone uscivano strisce filanti, ghirlande,
fili di luce e la neve spray che ti chiedevi come poteva una bomboletta
contenerne così tanta: eppure ci stava. La vigilia si andava
in chiesa ad ammirare il presepe parrocchiale esageratamente grande,
con le statuine di legno e Gesù che nasceva la notte tra
il 24 e il 25 dicembre. Mica come adesso che vai al supermercato
e con pochi euro compri la capanna con la Natività incorporata,
con il Bambino già incollato nella sua culla che non si
riesce a toglierlo, neppure con le più ardite peripezie.
L’attesa è svanita: a ottobre si comincia a mangiare
il panettone, a novembre si accendono le luminarie e a dicembre
già pensi all’estate. Tutto corre. Pure il 2008 è
corso via. Non che sia andato un gran bene, anzi siamo sinceri
verrebbe la voglia di cancellarlo, di passargli sopra con la gomma
e farlo spedire in un baleno. Ha portato la recessione, la caduta
delle borse, la chiusura di più aziende. Nel nostro piccolo
gli strascichi si sono fatti sentire alla grande. A fine d’anno
è d’obbligo un excursus sui fatti che ne hanno caratterizzato
lo scorrere delle settimane, dei mesi, delle stagioni.
Il processo spettacolo degli ormai famosissimi coniugi Romano,
Rosa e Olindo. Era l’11 dicembre 2006 quando a Erba, a pochi
chilometri da noi fecero una carneficina. Ed eccoli lì
pronti a bucare il video tristi o sorridenti a seconda delle inquadrature.
Giorno dopo giorno abbiamo vissuto la storia di Eluana Englaro,
la ragazza lecchese che da diciassette anni versa in coma vegetativo.
Abbiamo vissuto le pene di papà Beppino, le ragioni di
chi è a favore e di chi è contro l’eutanasia.Dai
grandi temi ai problemi quotidiani con la pioggia di rapine in
villa, furti negli appartamenti e scippi nelle nostre piazze,
a dimostrare come non siamo più sicuri neppure tra le pareti
domestiche. Non stiamo esagerando: basterebbe sfogliare la stampa
locale per compilare un lungo elenco di episodi a sfondo criminale.
Ma la speranza c’è ancora, e come potremmo altrimenti
proseguire. Confidiamo in un 2009 prodigo di eventi positivi,
che realizzi i nostri desideri e che dopo il buio si apra uno
spiraglio di luce. Con questa speranza auguriamo Buon Natale e
Felice Anno nuovo a tutti i nostri lettori, a chi ci segue dal
primo numero, a chi ci ha conosciuti nel corso degli anni e ai
numerosi amici che speriamo di incontrare lungo il nostro cammino.
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