PROSTITUZIONE
ALLA PUNTA DI CASLETTO?
IL RISULTATO DI SCELTE SBAGLIATE!
Novembre 2008
di Roberto Molteni
Recentemente
il problema della prostituzione alla punta di Casletto e le segnalazioni
di degrado delle sponde Caslettesi del lago di Pusiano sono ritornate
alla ribalta della cronaca.
In effetti ci si chiede come mai, tanto per fare un esempio, le
sponde di Bosisio Parini possano vantare una zona a lago ben attrezzata,
una passeggiata apprezzata e ben frequentata, l’attracco
per il battello “Vago Eupili” che vede la partenza
e l’arrivo di tutte le corse che solcano il lago mentre,
per contro, le sponde del Comune di Rogeno siano citate per il
degrado, per la frequentazione di persone ai margini della società,
dopo essere state abbandonate dai cittadini e turisti, per l’attracco
del battello praticamente inutilizzato.
Eppure
l’amministrazione comunale di Rogeno per riqualificare le
sponde del lago di soldi ne ha spesi! Già dal 95, Sindaco
il Verde Rocco Pugliese appena eletto, ha approvato e implementato
un progetto dal costo di oltre 700.000.000 delle vecchie lire,
a cui vanno aggiunti oltre 500.000.000 per il sottopasso pedonale
della via Provinciale. Si prevedeva di realizzare “percorsi
pedonali, ciclabili, didattici, naturalistici, aree attrezzate
per lo sport e la ricreazione, la pulizia e la valorizzazione
delle sorgenti esistenti e degli ambienti naturalistici”.
Peccato che, nella sostanza, al di la del parcheggio a servizio
del centro abitato di Casletto, che si è dimostrato utile,
il tutto si sia tradotto nella cementificazione della strada di
campagna che dalla punta porta al lido di Moiana e nella realizzazione
del parcheggio ora frequentato dalle prostitute.
Già
la minoranza di allora aveva espresso delle perplessità
ed aveva chiesto di intervenire sulle sponde più vicine
al centro abitato di Casletto anziché su quelle più
lontane.
Anche le associazioni del paese avevano formulato delle proposte
rimaste però inascoltate. Nemmeno i proprietari dei terreni
interessati sono stati sentiti anzi sono stati costretti a cedere
le loro proprietà.
L’amministrazione ha voluto portare avanti da sola le sue
scelte che però, visti i risultati, si sono dimostrate
sbagliate.
Così, nonostante l’ingente cifra spesa, le sponde
sono sempre meno fruibili e abbandonate, anzi, c’è
il divieto di accesso!
Molteni Roberto
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