Omicidio
ad Annone
Novembre 2009
La lite degenera e il marito accoltella
la moglie. Poi sale sul tetto di casa e si butta per farla finita,
per chiudere un calvario fatto di discussioni e problemi di ogni
genere.
Le telecamere nazionali sono arrivate ad Annone nelle scorse settimane.
Era mattina presto, un gruppo di operai si stava avviando verso
la zona industriale per entrare nel capannone di un’azienda
attigua alla casetta dei due coniugi. Davanti a loro una scena
raccapricciante: il corpo di un uomo anziano riverso a terra.
Immediato l’arrivo dei soccorsi e delle forze dell’ordine,
ma ormai era tardi non c’era più nulla da fare. Di
lì a breve viene rinvenuto pure il cadavere della moglie
sul pavimento in cucina..
Inizialmente si pensa ad una rapina finita nel peggiore dei modi.
L’ipotesi viene però scartata e prende corpo quella
dell’omicidio-suicidio.
Lei, classe 1939 di origini somale era stata titolare dal 1985
al 2004 di una piccola attiva nel settore della trafilatura a
freddo di metalli, poi ceduta. Lui del 1941.
Da un primo esame i corpi non mostrano particolari segni di violenza
anche se attorno ad entrambi ci sono vistose chiazze di sangue.
Non risultano effrazioni né alla porta di casa né
a quella dello stabilimento. In breve si comprende che la tragedia
è maturata tra le pareti domestiche. L’uomo entra
in cucina prende un coltello e colpisce più volte la moglie
con tanta violenza, probabilmente colto da un raptus dovuto al
malessere psicologico che da tempo lo attraversava. Resosi conto
di ciò che aveva fatto, è salito sul tetto e ha
deciso di buttarsi da un’altezza di circa otto metri.
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