DON
PEPPINO BONACINA
Ottobre 2005
di Eros Baseotto
Don
Peppino Bonacina risiede a Domodossola ormai da molti anni, ma
nonostante ciò è ben conosciuto da tutti a Bosisio;
non solo perchè qui è nato, ma soprattutto perchè
ha svolto un’opera notevole anche tra gli abitanti del suo
paese natio. Sicuramente tutti coloro che hanno superato i trent’anni
e che hanno frequentato l’oratorio ricordano don Peppino
come l’anima dell’oratorio estivo.
Siamo stati in molti a collaborare con lui per tenere a bada i
ragazzi che, durante il mese di giugno, erano impegnati in gare
sportive e giochi di ogni genere presso la parrocchia e ... per
quanto potessimo essere bravi “l’arbitro
supremo” delle partite di calcio, pallacanestro e pallavolo
era sempre lui: don Peppino.
Dopo le molte ore di gioco, a conclusione della giornata, c’era
sempre un momento dedicato alla “catechesi”, che poteva
contemplare la messa,
un mini-incontro di preghiera o magari l’insegnamento di
un nuovo canto. Anche in questo caso celebrante, catechista e
maestro di canto era sempre don Peppino.
Anche oggi lo si vede spesso a celebrare la messa del sabato o
della domenica, ma anche durante le giornate particolari che durante
l’anno interessano la comunità di Bosisio. I bosisiesi
sono talmente abituati a vederlo durante la messa di Natale, Pasqua,
in occasione di Sant’Anna e tutte le altre ricorrenze che
... nel momento in cui lui non c`e si chiedono: “Ma don
Peppino dov’è?” Proprio una di queste celebrazioni
lo ha visto protagonista durante la scorsa estate. Quest’anno,
infatti, ricorreva il trentacinquesimo anniversario del suo ordinamento
a sacerdote per cui tutta la comunità era ben contenta
e desiderosa di celebrarlo degnamente e quale occasione poteva
essere migliore della festa della sua patrona: Sant’Anna?
Il
giorno ventiquattro luglio (Sant’Anna cade il 26) i festeggiamenti
sono cominciati con la messa, celebrata da don Peppino Bonacina,
e concelebrata da don Peppino Farioli; il parroco di Bosisio.
Come sempre accade in queste occasioni, la chiesa era gremita
di persone che volevano recare omaggio alla patrona del Paese,
ma anche a quel don Peppino che da Bosisio `e partito per svolgere
la sua missione. Durante la celebrazione in molti hanno presentato
il loro omaggio; a cominciare dai coscritti che si sono impegnati
affinché´ tutto andasse per il meglio.
Alla messa è seguito il pranzo che si tiene in occasione
di Sant’Anna e a concludere la giornata moltissime persone
hanno perso parte alla processione che ormai da qualche anno si
svolge sulle acque del lago. Don Peppino, insieme al parroco di
Pusiano, ha dato il via alla processione, dopodichè tutti
si sono imbarcati: chi sulla “barca di Sant’Anna”
chi sul battello “Vago Eupili” chi sulle canoe per
procedere alla volta di Bosisio. Una volta giunti al molo la folla
guidata da don Peppino ha mosso i propri passi al seguito della
statua della santa patrona del paese per giungere, dopo alcune
tappe contrassegnate dagli altari che i bosisiesi preparano lungo
le vie del paese, alla chiesa parrocchiale dove la giornata si
`e conclusa con la benedizione del “don”.
Certo non `e facile inquadrare in poche righe la figura di un
sacerdote che ha operato per trentacinque anni, e continua a operare,
in mezzo alla
gente tuttavia ci piace pensare a don Peppino come una colonna,
ben piantata, all’interno della comunità; una colonna
a cui `e possibile aggrapparsi nei momenti bui, ma anche per dare
vita a una festa o una partita di pallone.
Penso che anche a nome di tutta la comunità posso ben dire:
“Forza don Peppino! Ti auguriamo che i trentacinque anni
di sacerdozio siano solo una tappa, da cui ripartire per condurre
nuove iniziative; sempre con la stessa fermezza e capacità
che ti hanno contraddistinto”.
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