"Lo
sviluppo del Polo regionale di Lecco del Politecnico di Milano"
Ottobre 2005
Di A.M.
Per annunciare l'inizio ufficiale dei lavori
per la realizzazione del Campus del Politecnico a Lecco, sono
intervenute all'incontro le più alte autorità coinvolte.
L'incontro è stato aperto dal Rettore, Giuliano Ballio
che ha messo in risalto le peculiarità del territorio lecchese.
Ha sottolineato il forte sostegno degli enti locali, la disponibilità
ad attivare attività diverse da quelle milanesi, l'attrattività
del territorio, la presenza di PMI molto aggressive, in particolare
nel settore della meccanica, la vicinanza con la Valtellina, che
può essere considerato un laboratorio naturale per la Protezione
Civile e in fine la presenza di "Grandi Attori" in campo
sanitario, che permettono una forte sperimentazione. Ha quindi
chiesto che il territorio crei opportunità di accoglienza
dei giovani verso l'imprenditoria. Il Ministro dell'Istruzione,
Letizia Moratti ha iniziato il suo intervento auspicando un'interazione
tra Governo e territorio. Ha sottolineato come Lecco e la sua
Provincia abbiano sempre puntato su settori importanti, quali
meccanica, agro-alimentare e motociclistico, che però si
sono progressivamente indeboliti e solo grazie al lavoro sui punti
di forza del territorio (sviluppi scientifici e tecnologici) tra
istituzioni locali e centrali e col grosso contributo di Imprese,
Camera di Commercio e Centri di Ricerca si è potuto far
ripartire l'economia e i settori di punta della Provincia. Particolare
rilievo ha la scienza della salute, che nel prossimo futuro dovrebbe
portare alla creazione nella Provincia di Lecco del Distretto
della Riabilitazione. Ha quindi sottolineato come il Governo abbia
esaminato i settori della ricerca e dell'università e abbia
deciso di variare le modalità della concessione dei finanziamenti,
che verranno assegnati solo a quelle realtà che si possono
definire "eccellenti" e di conseguenza per il Politecnico
di Lecco si aprono importanti e positive opportunità.
Ha concluso auspicando una sempre più forte collaborazione
tra Università e le realtà locali, e tra le varie
Università a livello mondiale, così che queste collaborazioni
portino a sempre più importanti risultati e inibiscano
la "fuga di cervelli". Il ministro dei rapporti con
il Parlamento, Carlo Giovanardi ha incentrato il suo intervento
sulla necessità che la ricerca scientifica e l'innovazione
non vengano fatte solo a parole ma con i fatti e per poterlo fare
è necessario che il territorio sia in grado di sostenerle
proprio come Lecco. Il ministro della Giustizia, Roberto Castelli,
oltre ad aver ricordato il forte legame affettivo che ha con il
Politecnico ha sottolineato che l'Università si differenzia
dal "Diplomificio" nella misura in cui si vive e un
Campus permette sicuramente di vivere intensamente il modo universitario.
Ha infine evidenziato come la presenza degli studenti stranieri
sia un concreto passo del territorio lecchese verso la globalizzazione.
Il Presidente della Camera di Commercio di Lecco e di UniverLecco,
Vico Valassi, ha ricordato il complesso iter della realizzazione
del Campus iniziato nel 1987 e ha elencato tutte le varie figure
che hanno partecipato all'attuazione del progetto.
Il Consigliere Regionale, Alessandro Moneta in rappresentanza
del Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni ha sottolineato
come la Regione abbia da sempre creduto al progetto, partecipando
sin dall'inizio con un contributo di 25 milioni di Euro.
Per lo sviluppo della Regione sarà sempre più necessaria
una forte professionalità, da qui l'importanza dell'Università,
che diventi veramente il luogo del sapere dove si forma e non
un luogo d'attesa o dove si mercanteggia. Il Presidente della
Provincia di Lecco, Virginio Brivio ha visto nella creazione del
Campus, un'Università che mette le radici nel territorio.
L'evoluzione sarà una maggior concentrazione sui rapporti
relazionali tra Università e territorio per favorire la
crescita di tutti. Il Sindaco di Lecco, Lorenzo Bodega ha sottolineato
come l'opera del Campus è destinato a caratterizzare lo
sviluppo e la crescita della Città e dell'intero territorio,
infatti vi saranno sicuramente grandi implicazioni sociali, economiche,
culturali, urbanistiche ed ambientali. Ha tenuto far presente
come la scelta di destinare l'area dell'ex-ospedale a Università
sia stata una grande operazione, considerando l'appetibilità
dell'area stessa (zona centrale), ma con questa operazione si
può senz'altro affermare di voler elevare Lecco a rango
di città moderna e internazionale. Ha concluso dicendo
che questo tipo di intervento è realizzabile solo con idee
vincenti, tempi giusti, scelte coerenti e tenacia di conseguire
l'obiettivo, che sono le caratteristiche che hanno contraddistinto
tutti gli attori di questa operazione.
A.M.
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