Risposta
alla Lettera Firmata
Ottobre 2005
di Giorgio Viganò
Membro della Consulta Comunale per l'Ecologia, Territorio, Protezione
Civile
Martedi
11 ottobre 2005.
In qualità di Membro della Consulta Comunale per l'Ecologia,
Territorio e Protezione Civile del Comune di Merone vorrei intervenire
nella discussione relativa all'incenerimento dei rifiuti nel cementificio
Holcim. Rendo noto innanzitutto che l'Amministrazione Comunale
Meronese ha istituito la commissione di cui faccio parte senza
coinvolgere la stessa nella decisione di bruciare i fanghi nel
cementificio.Questa circostanza conferma che le iniziative del
Sindaco Brindisi sono e restano puramente di facciata, cosi' come
è di facciata l'idea del sistema di monitoraggio a distanza
delle emissioni, un sistema inefficace perché vedrebbe
ancora una volta il cementificio nella duplice e ambigua veste
di controllato e controllore e che testimonia la mancanza di volontà
da parte delle istituzioni nel volere affrontare seriamente il
problema. Recentemente il cementificio attraverso il proprio ufficio
stampa ha comunicato ai cittadini che loro, "non sono e non
saranno mai un inceneritore". Il titolo è d'effetto
ma non inganna. Nel cementificio Holcim di Merone si bruciano
da oltre venti anni centinaia di migliaia di tonnellate di rifiuti,
anche tossici e l'azienda è sempre piu' interessata a questo
affare. Provino a dimostrare il contrario, magari spiegando cosa
sono l'Eurofuels, l'Aiget, la Morano Energia, solo alcune delle
tante società legate al gruppo Holcim che trattano rifiuti
industriali tossici e non, che li inceneriscono per produrre e
vendere energia elettrica. Tali presupposti lasciano immaginare
una futura destinazione d'uso del cementificio di Merone come
centrale termoelettrica alimentata a rifiuti.
Colgo l'occasione sottolineare che la Holcim è PAGATA PROFUMATAMENTE
per bruciare i rifiuti e non lo fa per rendere un servizio alla
comunità. Sempre la multinazionale Svizzera Holcim ha sostento
in un altro articolo che le loro emissioni, "contribuiscono
a migliorare la qualità dell'aria" Si dovrebbe chiedere
a quei cittadini degli USA che vivono, anzi, muoiono di cancro,
accanto ai cementifici Holcim nel Texas com'è la qualità
dell'aria da quelle parti. Anche a Merone si muore di cancro,
lo sosteneva il Sindaco Brindisi in un volantino che diffuse quando
era all'opposizione ed era "ambientalista", lo sosteneva
citando dati allarmanti sulle morti per tumore a Merone e dintorni.
Ma ora Pietro Brindisi è diventato Sindaco e per risolvere
il problema pensa di monitorare giorno e notte le emissioni del
cementificio. C'è da stare tranquilli, continueremo a respirare
veleno ma sapremo in tempo reale quanto ne stiamo respirando.
Pare addirittura che questa patetica soluzione non sia nemmeno
idea sua ma l'abbia sottratta alla minoranza, che la rivendica
con inspiegabile orgoglio!
Ricordiamo che la minoranza di oggi, fu maggioranza nella precedente
amministrazione e l'ex Sindaco Mario Redaelli, fece installare
le centraline di rilevamento, evidentemente senza mai leggere
le relazioni dell'ARPA sull'inquinamento, perché se le
avesse lette e comprese forse si sarebbe preoccupato.
Forse ha deciso di non allarmare la popolazione chiudendo le relazioni
in un cassetto come hanno fatto a Monguzzo. Le dichiarazioni e
le azioni dell'azienda e dell'amministrazione comunale sono sempre
piu' goffe e barcollanti ed esprimono tutto l'affanno del Sindaco
e dell'ingombrante cementificio che non riuscendo piu' nascondersi
dietro un dito tenta di nascondersi dietro awards e sponsorizzazioni.
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