Risposta
a "Lettera Firmata"
Ottobre 2005
di Lisa Nitti,
presidente Rete Donne Brianza
Spett. Redazione,
premesso che quale differenza passi fra Circolo Ambiente e Lega
ambiente sarebbe meglio chiederlo a loro, in sostanza la posizione
di Lega Ambiente, a livello nazionale così come a livello
locale, è favorevole all'incenerimento dei rifiuti, trovandosi
così in disaccordo con Greenpeace e moltissimi gruppi di
cittadini, ma anche, in molte regioni, WWF e Italia Nostra. A
Calusco d'Adda Lega Ambiente ha accettato che Italcementi possa
incenerire anche rifiuti liquidi pericolosi, in cambio di condizioni
di maggiore vigilanza da parte della stessa azienda e altre condizioni
assolutamente irrilevanti (come prediligere il trasporto ferroviario).
Per quanto riguarda Rete Donne Brianza, siamo un gruppo di cittadini,
in particolare donne, ma anche uomini, madri e nonne, padri e
nonni, che si oppongono all'incenerimento dei rifiuti a Merone
perché, ben consapevoli delle alternative possibili, non
siamo disposti ad accettarne i gravi rischi per la salute. Il
nostro è un movimento che non ha nessuna affiliazione politica.
Rete Donne Brianza ha raccolto con una petizione popolare 10.000
firme contro l'incenerimento di qualsiasi tipo di rifiuto o combustibile
derivato dai rifiuti nel cementificio Holcim. Come ampiamente
documentato sul nostro sito (www.retedonnebrianza.org) l'incenerimento
dei rifiuti dà luogo ad emissioni di diossine, PCB, metalli
pesanti, componenti tossici e accumulabili nell'organismo. Le
vere alternative sono: riduzione dei rifiuti alla fonte, riciclaggio,
compostaggio. E per smaltire ciò che resta, come previsto
dal decreto Ronchi, i 12 inceneritori della Lombardia su un totale
di 42 in Italia sono più che sufficienti. Il vero motivo
della scelta, sono i profitti del business dei rifiuti, poco importa
la salute degli abitanti. Insieme a Greenpeace di Como e a numerose
associazioni ambientaliste della zona, noi ci opponiamo a questa
scellerata scelta. A Merone la cementeria brucia rifiuti industriali
da oltre 20 anni, quindi temiamo che il livello di contaminazione
sia già ora preoccupante.
Lei potrebbe chiedersi: Cosa hanno fatto le autorità locali?
L'amministrazione comunale di Merone, la vecchia e così
come nuova, si è limitata a rassicurare i cittadini sull'esistenza
di un fantomatico monitoraggio in continuo, in cui dati sarebbero
a disposizione di qualsiasi cittadino, ma che, più volte
richiesti, non ci sono mai stati consegnati, illustrati, o commentati
in qualsiasi forma. Si sono limitati a mostrarci documentazione
di fonte Holcim. Holcim, multinazionale del cemento controllata
dalla famiglia Schmidheiny, negli Stati Uniti ha accumulato una
lunga lista di violazioni ambientali e anche dopo che i suoi stabilimenti
hanno dovuto pagare numerose sanzioni, ha lavorato per abbassare
i limiti alle emissioni a livello internazionale. Inoltre, Stephan
Schmidheiny, maggiore azionista della multinazionale Eternit,
è indagato dalle procure di Torino e Siracusa per responsabilità
circa la morte di migliaia di operai avvelenati dalla polvere
di amianto.
L'amminsitrazione Provinciale ha prima approvato il Piano dei
Rifiuti che consente ai comuni di fare convenzioni con la Holcim
per bruciare (anche) i rifiuti urbani, e poi ha promesso che farà
uno studio per verificare i livelli di inquinamento.
Chissà se le conclusioni di questo studio saranno vaghe
e rassicuranti come quelle delle Relazioni dei Laboratori Mobili
dell'ARPA, in cui, tuttavia, si fornivano i seguenti dati:
Contributo di Holcim all'inquinamento dell'intera Provincia di
Como: Biossido di ZOLFO 36% del totale in Provincia di Como -
Ossidi di AZOTO 25% del totale in Provincia di Como - Polveri
(PM 10) 56 t/anno (traffico 2,5 t/anno)
(Rapporto Laboratorio Mobile ARPA Merone 2002) - fonte verificabile
su internet: http://www.arpalombardia.it/qaria/pdf/RMM/Como/RelazioneMM_Merone_ott_2002.pdf
Fattori di arricchimento (FA) dei metalli nelle polveri sottili
a Monguzzo e Como
FA Como Monguzzo
cromo 8 22
vanadio 4 16
piombo 210 473
bromo 198 703
Nichel 5 23
(Rapporto Laboratorio Mobile ARPA Monguzzo 2003) - fonte verificabile
su internet : http://www.arpalombardia.it/qaria/pdf/RMM/Como/RelazioneMM_Monguzzo.PDF
E noi sappiamo che metalli come il piombo, cromo e nichel sono
tipicamente presenti nelle emissioni dei cementifici!!! In Italia
e nel mondo i cittadini che si oppongono sono tanti. Perché
la salute dei nostri bambini è più importante. Rete
Donne Brianza fa parte della Rete Nazionale contro gli Inceneritori
http://www.inceneritori.org/, della Alleanza Globale per le Alternative
all'Incenerimento dei Rifiuti (GAIA) http://www.no-burn.org/ e
sta contribuendo alla creazione di una rete europea.
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