Giornale della Brianza
"Un giornale scritto dai propri lettori ..."
Direttore: Giovanni Marcucci

  Sezioni  
 


PRIMA PAGINA
Politica
Cronaca
Sport
Economia
Curiosità
Associazioni
Approfondimenti
Tempo libero
Cultura e Arte
Ambiente

 
  La Goccia ...  
 
del direttore
che fa traboccare il vaso
comics
collegio 10
dal futuro
del lago di Pusiano
dal web

da togliere
di evasione
di filosofia
di giustizia
di salute
di sapore
di sudore
di umorismo
di vino
d'oriente
iridata
sullo spartito
a quattro zampe



 
  Le altre pagine  
 
I links

Numeri utili
 
 
 

IL CAVO DIOTTI O CAVO REALE A MERONE

Ottobre 2006
di L. R.

II Cavo Diotti o Cavo Reale, a Merone semplicemente “ul Caf”, è una delle opere più interessanti, ma anche più travagliate, costruite intorno al lago di Pusiano. Il primo nome gli deriva dall’avvocato milanese Luigi Diotti, ideatore e sostenitore dell’opera, che, assieme all’allora proprietario del lago di Pusiano, marchese Giuseppe Antonio Mollo, a lungo si battè per vedere realizzato il suo progetto. La denominazione di Cavo Reale, invece, la si deve al fatto che l’opera vide la sua attenzione mentre era Viceré d’Italia Eugenio Beauharnais figliastro di Napoleone, lo stesso che, trascorrendo lunghi periodi di villeggiatura in Brianza, ebbe in appannaggio il palazzo Carpani a Pusiano, l’intero lago e l’Alpe detta, appunto, del Viceré. L’idea di costruire attraverso un canale un emissario artificiale del lago di Pusiano venne all’avvocato Diotti fin dal 1793, ma solo nel 1795 fu affidato l’incarico all’ingegnere Paolo Rigamonti di predisporre il relativo progetto. Lo scopo è quello di fornire al Lambro acqua presa dal lago per il funzionamento dei mulini e per l’irrigazione dei terreni anche nei mesi estivi, quando più frequenti erano le secche del fiume. II progetto suscitò subito pareri contrastanti e provocò contrapposti schieramenti. Ci fu chi lo vide favorevolmente, perché finalmente risolveva l’annoso problema delle secche estive del Lambro e recava vantaggi economici non indifferenti. Ma ci fu anche chi temeva che l’inevitabile abbassamento del livello del lago creasse problemi igienico-sanitari nella zona. A renderne difficile il cammino ci si misero anche gli eventi storici. Furono quelli, infatti, gli anni della presenza delle truppe francesi in Italia (1796-97), della loro cacciata (1799) da parte degli Austriaci, del loro ritorno(1800) e della costituzione della Repubblica Cisalpina, prima, e del regno d’Italia, poi, che fino al 1815 seguì il destino di grandezza e di decadenza del suo stesso fondatore, Napoleone. Così, nell’alternanza tra dominazione francese ed austriaca, l’esecuzione del progetto si trascinò per circa un quindicennio. I lavori consistettero nello scavo del canale, nella costruzione della casa del custode con le chiuse e l’idrometro per la regolazione del deflusso delle acque, nella realizzazione del “ Tombone”, che, sostenendo la strada, conduceva le acque a sfociare nel Lambro a Stallo. Nel 1831, i fratelli Marietti, ricchi banchieri divenuti i nuovi proprietari del lago di Pusiano, eseguirono alle chiuse del cavo lavori dannosi per gli utenti del Lambro al punto che un decreto governativo del 1834 ne decretò la totale chiusura. Così per più di quarant’anni il cavo Diotti rimase del tutto inutilizzato, finché nel 1876 si costituì, con sede in Monza, una società fra i principali utenti del fiume Lambro, sotto la presidenza di Giulio Fumagalli. Questa società acquistò nel 1877 il lago di Pusiano per la somma di £ 224.000 e l’anno successivo presentò un progetto per la riapertura del cavo Diotti. Evidentemente gli interessi dei soci erano anche quelli di sfruttare in maniera ottimale le acque del lago per il potenziamento delle loro attività produttive lungo il fiume Lambro. La concessione della ripetuta del Cavo Diotti avvenne con decreto ministeriale nel 1880. Da allora il canale rimase sempre in funzione, affidato alla sorveglianza di un custode e oggetto di periodiche manutenzioni per garantire un regolare deflusso delle acque.

L.R.

 
 
 
       

La Goccia Briantea è un periodico mensile di informazione, politica,
cultura, spettacolo, umorismo e associazionismo.
Il sito, ottimizzato per versioni di INTERNET Explorer e NETSCAPE superiori alla 4.0,
è gestito dall'Associazione "La Goccia" (Rogeno - LC)