IMPEGNO
COMUNE SOLLEVA IN CONSIGLIO COMUNALE LA QUESTIONE SCUOLE DELL’INFANZIA
Ottobre 2007



Nell’ultimo Consiglio Comunale di
ottobre si è discusso del piano per l’attuazione
del diritto allo studio – anno scolastico 2007/2008 che
contiene tutte le misure stabilite dall’amministrazione
comunale per contribuire al funzionamento delle scuole frequentate
dagli studenti di Rogeno e per agevolarne la frequenza.
Il gruppo consigliare Impegno Comune, ritenendo insufficienti
i contributi erogati dall’amministrazione comunale alle
scuole per l’infanzia pari a 20.000,00 € per ogni scuola,
ha predisposto un documento che ha provocato una vivace discussione
sull’argomento.
Riportiamo il testo integrale dell’intervento e la risposta
dell’amministrazione
INTERVENTO DI IMPEGNO COMUNE
Il gruppo consiliare Impegno Comune desidera
porre all’attenzione del Consiglio Comunale lo stato di
difficoltà in cui si trovano le scuole dell’Infanzia
del paese ritenendo che l’Amministrazione Comunale non abbia
preso nella dovuta considerazione le problematiche che le stesse
stanno soffrendo.
Dalla relazione al bilancio 2006 della scuola dell’Infanzia
Sacro Cuore di Casletto, presentata all’Amministrazione
Comunale il 9 giugno 2007, appare per l’anno 2006 un deficit
di bilancio di 19.304,59 € che, sommato ai debiti precedentemente
contratti, ha portato l’esposizione bancaria a 46.827,53
€. Tutto ciò, tra le altre cose, ha costretto la scuola
a limitare le spese straordinarie e a sospendere il rapporto di
lavoro per una lavoratrice, con inevitabili conseguenze sullo
standard del servizio. Oltre la gestione corrente va considerata
anche la situazione dello stabile in cui la scuola dell’Infanzia
opera che necessita di ingenti ed improrogabili lavori per l’adeguamento
dell’edificio. Come affrontare questi lavori se l’asilo
è già in forte deficit?
Anche la scuola dell’Infanzia Ratti di Rogeno, avendo dovuto
sostituire le suore insegnanti con personale dipendente a causa
del calo delle vocazioni religiose, si trova ad affrontare spese
sempre più ingenti aggravate quest’anno dalla presenza
di un alunno portatore di handicap che necessita di una persona
a lui costantemente dedicata.
Non disponiamo di cifre precise ma non è difficile calcolare
che i contributi e le rette coprono a malapena il costo del personale
(4 dipendenti) lasciando sulle spalle del Cottolengo tutti gli
altri costi di gestione comprese le tasse ed imposte comunali.
Di fronte a questa situazione non stupiamoci se il Cottolengo
intende ritirare la propria presenza da Rogeno.
Per questi motivi riteniamo assolutamente inadeguata la decisione
dell’Amministrazione Comunale di stabilire in 20.000,00
euro il contributo per le scuole dell’Infanzia; l’incremento
deciso (€ 2000) copre a malapena l’inflazione essendo
l’entità del contributo fermo da anni. Con queste
cifre, non si risolvono i problemi sopra accennati. Facciamo presente
che, se non esistessero sul territorio comunale queste scuole
private, dovrebbe essere il comune a sobbarcarsi l’onere
di offrire ai propri cittadini questo servizio pubblico con costi
notevolmente superiori ai contributi attualmente erogati. Noi
riteniamo che una amministrazione lungimirante non dovrebbe permettere
che le scuole dell’infanzia chiudano per perdita. L’amministrazione
piuttosto dovrebbe garantire i capitali sufficienti per una gestione
corrente in equilibrio e dovrebbe concorrere allo sviluppo ed
all’ammodernamento delle strutture nell’interesse
dei genitori e di tutti i cittadini, cosa che non ha mai fatto.
Temiamo che, continuando con la politica fin qui adottata, le
nostre scuole dell’Infanzia non abbiano molto futuro.
RISPOSTA DELL’AMMINISTRAZIONE
I contributi che l’Amministrazione
Comunale di Rogeno ha versato quest’anno e negli anni precedenti
sono stati di volta in volta sempre incrementati tenendo conto
di quanto evidenziato dalle Scuole Materne e che eventuali difficoltà
economiche delle Scuole Materne sono da addebitare in primis ai
ritardati pagamenti dei fondi erogati dallo Stato e dalla Regione
nonché alla loro diminuzione progressiva di questi ultimi
anni; si tenga conto che il contributo statale è arrivato
a meno della metà rispetto a quello erogato nel I°
anno e che, inoltre, l’Amministrazione Comunale ha, su motivate
richieste, stanziato ulteriori contributi a sostegno di iniziative
o necessità delle Scuole Materne.
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