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Comuni a Confronto

di Roberto Molteni
Ottobre 2007

40.000,00 € per gli asili sono pochi o tanti?
Da una parte l’Amministrazione di Rogeno ritiene di aver fatto il proprio dovere nel sostenere le scuole dell’infanzia, dall’altra Impegno Comune incalza ritenendo i contributi erogati dal Comune inadeguati al conseguimento di una gestione in pareggio. Per avere un termine di paragone abbiamo svolto un’indagine conoscitiva presso alcuni comuni del circondario che per dimensione sono paragonabili al Comune di Rogeno, cercando di capire che tipo di sostegno attuano a favore delle loro scuole.
A Rogeno esistono due istituti entrambi gestiti da enti privati. La Scuola Materna Ratti di Rogeno accoglie 53 bambini ed è gestita dalle suore del Cottolengo. La scuola dell’infanzia di Casletto, frequentata da 40 bambini è ospitata in locali della parrocchia ed è gestita da un ente autonomo con tanto di presidente e consiglio di amministrazione. Entrambi questi enti hanno stipulato una convenzione con l’Amministrazione Comunale e da queste ricevono un contributo di 20.000,00 € cadauna per il loro funzionamento.
Recentemente alla scuola dell’infanzia “Sacro Cuore” di Casletto è stato anche erogato da parte dell’amministrazione un contributo straordinario di € 2.000,00 per pagare una parte degli interessi passivi sostenuti per i debiti contratti. Nel corso del 2006 però si è registrata una perdita di 19.304,00 €.
Anche a Merone la scuola dell’infanzia è privata ed è gestita autonomamente da una fondazione. I bambini che la frequentano sono circa 140.
Il comune contribuisce al finanziamento della scuola con una somma di 54.000,00 € all’anno ed inoltre si preoccupa di mettere gratuitamente a disposizione delle famiglie lo scuolabus comunale.
A Molteno i bambini iscritti nell’anno scolastico 2007 /2008 sono 92. Chiusa l’esperienza dell’asilo parrocchiale a partire da quest’anno la scuola dell’infanzia è gestita dalla “Fondazione Mons. E. Gerosa”. L’immobile, inaugurato nel mese di Settembre 2007, è stato realizzato interamente dall’Amministrazione Comunale di Molteno con una spesa di circa 1.900.000,00 Euro.
Il contributo comunale per il 2007/2008 sarà determinato da una convenzione in corso di definizione; lo scorso anno il contributo per la gestione ammontava a 543,82 Euro per ogni bambino residente; si presume che l’importo sarà mantenuto anche a favore della nuova fondazione.
Interessante la situazione di Nibionno sul cui territorio sono presenti due scuole dell’infanzia; un asilo privato a Tabiago frequentato da 56 alunni gestito da una fondazione ed un asilo statale a Cibrone con 50 alunni.
L’Amministrazione Comunale, per l’asilo privato di Tabiago, si è preoccupata di stipulare una convenzione che garantisce un contributo annuo di 28.000,00 € per il finanziamento della scuola; a questo vanno aggiunti altri 10.000,00 € per la “sezione primavera” che accoglie i bambini dai 2 anni in su e lo stipendio per un insegnante di sostegno per un alunno portatore di handicap è quantificabile in circa 15.000,00 € annui. Per l’asilo statale di Cibrone il comune organizza il servizio mensa e sostiene tutte le spese di gestione (riscaldamento, manutenzione ecc.) il che comporta un costo annuo, al netto della retta di frequenza di circa 40.000,00 €. In totale quindi il comune di Nibionno spende per i propri asili 93.000,00 €.
A Bosisio, dopo che è stato chiuso l’asilo comunale esiste solamente una scuola dell’infanzia statale frequentata da circa 110 alunni più una classe speciale presso l’istituto de “La Nostra Famiglia”. Anche qui il comune si incarica di svolgere il servizio mensa, della manutenzione ordinaria e straordinaria dell’immobile oltre che il pagamento delle spese di gestione; l’amministrazione comunale si occupa in pratica del finanziamento della “scatola” mentre il costo del personale docente e non docente è a carico dello Stato. Le spese ordinarie ammontano comunque a circa 25.000,00 € all’anno ma a queste vanno aggiunte le spese per l’ammortamento dell’immobile costruito a suo tempo dall’amministrazione comunale, per cui il costo totale è ben più alto.
Da questa indagine conoscitiva, per forza di cose breve e non esaustiva, si possono tirare comunque alcune conclusioni. La prima è che il Comune di Rogeno, tra quelli considerati, è quello che contribuisce in misura minore al sostegno delle proprie scuole dell’infanzia e forse è anche per questo, e non solo per i contributi statali e regionali in diminuzione, che le scuole dell’infanzia chiudono la gestione in perdita.
La seconda è che non esistono sostanziali differenze tra il mantenimento delle scuole statali e quello delle scuole private. La terza è che, se il comune di Rogeno dovesse acquistare o realizzare un immobile da adibire a scuola dell’infanzia come ha fatto il comune di Molteno non basterebbero 50 anni degli attuali contributi a coprire i costi di acquisto, oltre ai costi di gestione che il comune si dovrebbe accollare.
E allora non conviene tenerci caro quello che abbiamo? Molteni Roberto

 
 
 
       

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