
a cura di Stefano Ratti
Ottobre 2008
SIN CITY
Marv, è uno spostato senza storia e senza speranza che
passa le sue giornate a fumare e a bere alcol, trascinando la
sua povera e decadente vita, da un bar all’altro. E’
un tipo duro di comprendonio, grande, grosso e di una certa dubbia
moralità. Come se non bastasse, è anche brutto da
far paura e logicamente non ha una gran fortuna con il gentil
sesso, che sembra evitarlo più della peste.
Un giorno però incontra Goldie, una ragazza bellissima
che, per qualche strano e sconosciuto motivo, gli cede le sue
grazie. Marv si innamora all’istante di lei, ma a Sin City,
la città del peccato, l’amore è un lusso e
il nostro uomo si ritrova, ben presto, in una squallida stanza
d’albergo con la ragazza dei suoi sogni morta tra le braccia,
uccisa da chissà chi e chissà perché, mentre
lui dormiva pesantemente, senza accorgersi di nulla, intento a
smaltire la sua solita e colossale sbronza.
Quello che poteva essere una grande storia d’amore, si trasforma
in una tragedia a base di vendetta, sangue e cadaveri, consumata
tra le strade buie di Sin City e i suoi abitanti, che sembrano
tutti avanzi di galera affetti da ogni tipo di fobie e paure.

Nel mondo di Sin City non ci sono eroi, ma solo delle figure squallide
e tragiche allo stesso tempo, verso le quali si può provare
molta più pena che disprezzo. Qui, la redenzione di ogni
uomo è lunga e dolorosa, così come lunga è
dolorosa e la discesa verso l’inferno di Sin City, una città
corrotta e sempre più attratta dal baratro. Sin City narra
le vicende di personaggi che dovrebbero essere relegati ai margini
della società, ma che se ne fregano, pretendendo di scriversi
da sé le proprie regole.
Uscito nel 1991 per la Dark House, SIN CITY fu un fulmine a ciel
sereno, una storia inconsueta con personaggi inconsueti per i
comics americani di quegli anni.
Frank Miller, scuote le fondamenta del fumetto americano con un
opera innovativa e geniale, riuscendo a creare qualcosa di mai
visto prima e catturando l’attenzione di un’intera
generazione di sceneggiatori e registi.
La splendida sceneggiatura di quest’opera, alterna ritmi
frenetici a pause con silenzi di riflessione. Il segno grafico,
perfetto per questa storia, è adatto a rappresentare le
emozioni raccontate da Miller attraverso le parole, mostrando
un bianco e nero nitido e preciso, senza sfumature di grigio.
Le tavole sono costruite interamente sul contrasto tra luce e
ombra, come un negativo fotografico alterato, che corrispondono
ai contrasti ritmici, alle scansioni dure tra una scena e l’altra.
Magistrale il montaggio della pagina, la scelta delle inquadrature
e i tempi di narrazione.
Quest’opera è una scelta coraggiosa dell’autore
che va ad aggiungersi al curriculum già sorprendente di
colui che è stato il più grande innovatore grafico
e narrativo della storia dei comics, dopo Will Eisner. Il primo
volume è l’inizio di quella che è diventata
una delle saghe a fumetti più note e apprezzate degli Stati
Uniti e oltre.
Riproposta dalla Magic Press, nella nuova collana Grandi Storie,
Sin City mantiene ineguagliato lo stupore e la curiosità
che suscitò all’epoca ed è sicuramente un
opera essenziale che merita di stare nella lista del fumetto mondiale.
Stefano Ratti
SIN CITY
Edizioni Magic Press
Collana Grandi Storie
192 pp. B./N - 14 X 21
Euro 4,90
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