Jennifer
e i suoi ragazzi
Ottobre 2008
Non ha bisogno di presentazioni. Jennifer
Isacco, 31 anni, olimpionica, oggi allena il team nazionale di
bob. Quel team da cui dovrebbero emergere le leve d’oro
del futuro: dieci ragazzi e tre ragazze che ambiscono al podio.
A novembre prenderà il via la stagione con la gara di Winterberg
in Germania, e proseguirà fino a marzo. In Italia gli appuntamenti
sono per il 15 dicembre a Cesana Torinese e il 5 gennaio a Cortina.

La campionessa olimpionica non nasconde quanto sia difficile allenare
un team, quanto sia difficile passare da un ruolo all’altro,
lei che sul bob c’è sempre stata adesso deve guardare
gli altri che sfrecciano a velocità impensabile. Certo
qualche discesa la fa ancora però non è la stessa
emozione. <<All’inizio non è stato facile –
ammette Jennifer Isacco – avevo una gran voglia di gareggiare,
di mettermi alla guida. Adesso ho attutito questa necessità
quando osservo il gruppo cerco di spronarli costantemente, di
fargli forza, di invogliarli a dare il meglio, e ad accettare
le sconfitte che non piacciono a nessuno ma che vanno messe in
conto>>. La più grande soddisfazione? <<Vedere
che i ragazzi mi ascoltano, che fanno tesoro degli insegnamenti,
quando hanno vinto l’oro nella gara di Cesana Torinese nell’ambito
della coppa del mondo, ho provato un’enorme soddisfazione
e abbiamo dimenticato la fatica e le difficoltà degli allenamenti>>.
Ci sono stati pure i momenti bui, quelli che non vorresti vivere
ma che non si possono cancellare. <<Lo scorso febbraio,
quando il team delle ragazze si è capovolto nel corso della
gara valida per i mondiali ad Altemberg, ho provato un momento
di delusione non tanto per me ma per loro che ci credevano tantissimo
e si erano allenate al meglio. Però capita – fa notare
Jennifer Isacco -, non vorresti ma trovarti in un momento del
genere ma devi fare sorriso a cattiva sorte>>.
Sono ormai trascorsi dieci anni da quando la rogenese lascia l’atletica
leggera per il bob e comincia a vincere una gara dopo l’altra.
Ora allena il team e come dice lei fa l’aiuto commerciante,
ovvero affianca il marito nel negozio d’abbigliamento sportivo
a Lurago d’Erba. Continua a fare teatro con la compagnia
amatoriale di Casletto di Rogeno, legge, predilige il colore verde
e non il bianco neve come ci si potrebbe aspettare, ascolta Bruce
Springsten, e spera di riuscire a completare al più presto
la sua casa dei sogni, il centro degli affetti familiari dove
ritempransi dopo tanta tensione sulle piste d’allenamento.
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