Madonna
del Ghisallo
Ottobre 2008
Il 12 ottobre inaugurato l’Anno del Sessantesimo per festeggiare
la Madonna del Ghisallo patrona dei Ciclisti

Per i ciclisti dei nostri giorni arrampicarsi
sui tornanti del colle del Ghisallo di Magreglio è diventata
una tappa obbligatoria. Riuscire poi a scalare il “Muro
di Sormano” significa misurarsi con un ciclismo d’altri
tempi, di quel ciclismo che ha fatto la storia. Il “Muro”,
infatti, è un tracciato con pendenza anche del 25 per cento,
inserito dal “patron” Vincenzo Torriani nei Giri di
Lombardia del 1960- 61-62, subito battezzato a causa della sua
asprezza “Muro di Sormano”.
Sulla sommità del colle del Ghisallo sorge il santuario
dedicato alla Madonna patrona dei ciclisti. A metà degli
anni quaranta il rettore di quella chiesetta, don Ermelindo Viganò,
e alcuni ciclisti professionisti tra cui Bartali, chiesero al
papa Pio XII di eleggere la Madonna del Ghisallo patrona di tutti
i ciclisti. Il papa il 13 ottobre 1948 benedisse la fiamma che
tuttora arde sulla stele posta all’interno del santuario
e un anno dopo, il 13 ottobre 1949, con un Breve Pontificio proclamò
la Madonna del Ghisallo patrona ufficiale di tutti i ciclisti
italiani. La fiamma votiva venne poi trasportata su un mezzo motorizzato
fino a Milano e da Milano al Ghisallo fu portata da due tedofori
d’eccezione: Coppi e Bartali. Per ricordare queste due ricorrenze,
domenica 12 ottobre, alle 17,30, in santuario viene celebrata
una messa e verrà inaugurato l’Anno del Sessantesimo,
che si concluderà il 13 ottobre 2009. Una rilevanza particolare
avrà quest’anno la tradizionale Festa del ciclismo
dell’8 dicembre, solennità dell’Immacolata,
che richiamerà al santuario un gran numero di campioni.
“Il Santuario del Ghisallo - ci dice il rettore, don Luigi
Farina - è una tappa obbligata per tutti i ciclisti. Arrivano
in chiesa dopo essersi inerpicati sui tornanti della strada Valassina
che da Bellagio porta alla sommità del colle. Vengono a
pregare la loro Madonna da ogni parte del mondo, dagli Stati Uniti,
dal Giappone, dalla Francia. Mi diceva recentemente il già
campione del mondo Ercole Baldini: correre in bicicletta a volte
è molto pericoloso, ma sapere che si ha vicino una Persona
Amica ci conforta e ci rende più sereni”.
Attorno al santuario in questi ultimi anni è sorto anche
il Museo del ciclismo, voluto dal campione Fiorenzo Magni ed è
stato costituito il Gruppo “Dal Ghisallo al Muro”
con lo scopo di animare e riproporre “avventure di ciclismo
e passioni mondiali”.
Come nelle precedenti tre edizioni, anche quest’anno “Dal
Ghisallo al Muro” organizza una serie di manifestazioni.
Fino al 18 ottobre si può visitare presso il Museo la Mostra
“Mondiali di ciclismo: i successi italiani” in cui
sono raccontate le avventure mondiali dei nostri campioni del
mondo.
Lo scorso 19 settembre, a Sormano, si è svolta la seconda
edizione della “Carica dei 101”, così chiamata
perché 101 corridori hanno effettuato la cronoscalata notturna
del Muro. Il ricavato delle iscrizioni è stato devoluto
per l’acquisto di biciclette da donare ai ragazzi della
missione brasiliana di Marituba, fondata da mons. Aristide Pirovano.
Il 17 ottobre a Villa Rizzoli di Canzo verrà assegnato
ad Adriana Bartali, moglie di Gino Bartali, a Franco Ballerini
e al giornalista Gianpaolo Ormezzano l’undicesimo “Premio
Internazionale Vincenzo Torriani” destinato a chi ama il
ciclismo e lo fa vivere.
Il 18 ottobre, al Nuovo Casinò di Campione d’Italia,
ci sarà la serata conclusiva delle manifestazioni con la
partecipazione di campioni del ciclismo di ieri e di oggi.
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