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I Confini della Brianza

Settembre 2005

Il documento più antico in cui si accenna al nome Brianza è del 1097, e denominava una zona relativa al Monte di Brianza, ovvero alle attuali colline intorno al S. Genesio. Col passare degli anni, il termine Brianza ampliò la sua portata sino a comprendere tutta regione attuale. I confini della Brianza comprendono un territorio che possiede tre città rilevanti in Lombardia: Como, Lecco, Monza. E' un triangolo ideale che unisce queste città con propaggini a Nord nella Valassina . La Brianza è quindi la regione a nord di Milano, che si estende tra il corso dell'Adda a est, e quello del Seveso ad ovest. E' limitata a settentrione dalla linea pedemontana che unisce Como con Lecco e a sud arriva a comprendere la città di Monza. I due grandi fiumi che delimitano la Brianza sono il Lambro e l'Adda e al centro scorre anche il Seveso che sembrerebbe il meno importante, ma, in realtà, è la componente che ha giocato un ruolo rilevante nella storia della parte bassa della nostra pianura, non solo briantea, ma della Provincia di Milano. Il Seveso diviso in due parti, Seveso grande e Seveso piccolo, circondava la città di Milano che quindi aveva come difesa naturale d'acqua un fiume proveniente dalla zona brianzola o meglio dal territorio di Erba. Attorno al 1450, fu istituito il Vicariato del Monte di Brianza: per mezzo di tale istituzione, il Podestà locale poteva amministrare la giustizia minore. Questo vicariato era formato dalle pievi di Garlate, Brivio, Oggiono, Agliate, Missaglia, con sedi successive a Barzanò e a Mariano. Se dovessimo disegnare una Brianza "storica" limitandoci a questa definizione, troveremmo i seguenti confini geografici: i fiumi Adda e Lambro - con leggero sconfinamento, a Occidente, di una parte della pieve di Agliate -, per quanto riguarda l'asse Est-Ovest; le colline che collegano Monticello, Missaglia, Montevecchia e Merate segnerebbero il confine Sud, mentre i laghi di Garlate, Annone e Pusiano fungerebbero da confine Nord; un territorio decisamente limitato e ristretto: a cosa dobbiamo, allora, le smisurate dimensioni che sembra aver assunto, anche sui libri specifici e nel linguaggio moderno, la Brianza attuale? A partire dal '700 e fino a tutto il '900, le famiglie del patriziato milanese trascorrevano le vacanze estive fuori città e una delle mete preferite furono proprio le prime colline del Nord-Est milanese: facili da raggiungere, perché erano quelle più vicine, diventarono ben presto sinonimo di località di villeggiatura e delizia. Avere una villa in Brianza, quindi, era alla moda o - meglio ancora - era uno status symbol e fu così che, per dirla con le parole di Carlo Emilio Gadda: "Se i Milanesi non riuscivano a portare la loro villa in Brianza, portavano la Brianza fino a dove avevano la villa..."
Sembra quindi incredibile, eppure, al giorno d'oggi, il nome di Brianza viene abusato, per indicare, addirittura, tutta la zona in piano situata appena sopra Milano, nonché il Canturino, il Comasco e, su su, fino alla valle Assina

 
 
 
       

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