Scuola
materna Zaffiro Isacco di Merone
Settembre 2005
La
scuola materna Zaffiro Isacco di Merone nasce da un'iniziativa
del cavalier Egidio Isacco per onorare la memoria dello zio Zaffiro.
Con regio decreto del 20 novembre 1897 viene eretta in Ente morale,
ed assume la qualifica di Ipab, secondo la legge del 17 luglio
1890. E' la famiglia Isacco a costruire a proprie spese la scuola
materna: oggi l'edificio è utilizzato in comodato dal comune
di Merone quale sedi della Biblioteca comunale e delle varie associazioni
culturali e politiche cittadine. Per più di sessant'anni,
la vecchia scuola materna accoglie ed educa generazioni di bambini
di Merone e Moiana, soprattutto i figli poveri "di ambo i
sessi degli operai addetti allo stabilimento del M aglio
e degli operai e contadini dell'ex comune di Mojana (ora Merone),
sempre con preferenza a quelli della frazione Maglio, dell'età
dai tre ai sei anni". Per questi ultimi l'assistenza è
gratuita, secondo quanto stabilito dall'articolo 2 dello statuto,
versione inizio secolo Novecento. "Se dovessero poi rimanere
posti disponibili dopo l'ammissione dei poveri - recita ancora
lo statuto - possono essere ammessi anche bambini non poveri verso
pagamento di una retta da stabilirsi dal Consiglio d'amministrazione".
Nel caso di carenza di posti, "saranno preferiti i figli
dei caduti, dei mutilati od invalidi a causa della guerra e i
bambini appartenenti a famiglie numerose che non abbiano persone
le quali possano convenientemente vigilarli". Appare evidente
che l'Asilo è sorto come struttura d'aiuto per quella categoria
sociale più debole e povera.
Con lo sviluppo demografico del dopoguerra, la struttura comincia
a non essere più adeguata. I bambini sono sempre più
numerosi e conseguentem ente
gli spazi sempre più ristretti. All'inizio degli anni Sessanta
il Consiglio di amministrazione dello "Zaffiro Isacco"
, presieduto dal dottor Carlo Montandon, decide di intraprendere
la costruzione di un nuovo edificio. La nuova scuola materna viene
progettata dall'architetto Silvio Longhi di Como nel settembre
del 1964, mentre la sua costruzione è finanziata dalla
Cementeria di Merone e viene inaugurata il 31 agosto 1966.
Nel 1977 a seguito del Decreto del presidente della Repubblica
del 24 luglio 1977, n. 616 e del Decreto del presidente del consiglio
dei ministri del 28 novembre 1978, la scuola materna viene reinserita
fra le IPAB escluse dal trasferimento ai comuni "in quanto
svolgenti in modo precipuo attività inerenti la sfera educativo
- religiosa".
Fino a pochi anni fa la Cementeria di Merone ha contribuito alle
spese di manutenzione dell'immobile e dell'area a giardino circostante,
e ripianando anche i bilanci
in rosso. Negli ultimi sette anni i presidenti sono stati: Enrico
Mauri, Mario Redaelli, il parroco di Merone don Luigi Vergani
e dal luglio del 2001, Enrico Pirovano. La natura giuridica di
ipab viene mantenuta fino al provvedimento di depubblicizzazione
dell'ente, disposto con decreto 26199 della Regione Lombardia
del 8 aprile 1999. Con questo decreto è riconosciuta la
personalità giuridica di diritto privato, come previsto
dall'articolo 12 del Codice civile. Con Decreto 488/2445, del
ministero della pubblica istruzione il 28 febbraio 2001 viene
riconosciuta la parità scolastica.
L'articolo 2 dello statuto afferma che la Scuola materna Zaffiro
Isacco è un'associazione senza "scopo di lucro",
"ha durata illimitata" ed ha la sede a Merone in via
Parini. "L'associazione gestisce una scuola privata d'ispirazione
cattolica".
Le finalità della Scuola materna sono quelli di "accogliere
i bambini di entrambi i sessi in età presc olare,
favorendo, ispirandosi ad una concezione cristiana della vita,
la crescita fisica, intellettuale, sociale e religiosa dei bambini".
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