Settembre:
Tempo di Funghi
Settembre 2007
di Alfredo Della Rovere
La maggior parte delle persone in questo
periodo ha già ripreso le varie attività lavorative,
la pausa estiva e le meritate vacanze ormai sono un ricordo. Ora,
il pensiero è rivolto alle località alpestri, montane,
boschive o collinari, o comunque dove è d’obbligo
che vi sia una buona presenza di attività arborea, cioè
quelle zone e aree che costituiscono il luogo ideale per la crescita
dei funghi. I luoghi, le sedi di incontri infrasettimanali sono
luogo di interessanti discussioni tra gli appassionati cercatori
e raccoglitori di funghi. L’animosità tra gi interlocutori
è proverbiale, ognuno tende a superare l’altro in
merito delle super raccolte espresse in kg, cestini stracolmi
di questi frutti del sottobosco. C’è chi si ostenta
esperto di molte specie fungine, chi conosce ogni valle, ogni
montagna ed anfratto in cui trovare e raccogliere i migliori porcini,
elargendo però, per ovvie ragioni, indicazioni vaghe dei
luoghi di crescita, tenendo per se i siti propizi per le raccolte
copiose, come accade in altri campi emerge la gelosia!!. A volte
i veterani si sbottonano (usando un gergo corrente) e con amorevole
pacca sulla spalla ai principianti si prendono cura del luogo,
del giorno, e località per passare una giornata di raccolta
in compagnia. Si preannuncia una bella giornata. Si è dormito
poco vista la levataccia mattutina, durante il tragitto in auto
per portarsi ai punti di ricerca i primi raggi di sole rischiarano
ogni cosa compresi i volti che da mezzo assonnati si illuminano
e gioiscono al pensiero di una ricca raccolta.Questi sono i buoni
propositi di ognuno. E i mezzi e le azioni sono adeguati alle
circostanze??? Una semplice gita, escursione, una giornata trascorsa
tra i boschi a cercare funghi può tramutarsi in spiacevoli
conseguenze, quando si è fortunati. Nel peggiore dei casi
si rientra, haimè, nella rosa delle persone morte per i
funghi, gia ora nel 2007 sono perite 7 persone. Le statistiche
parlano chiaro, ogni anno i casi di mortalità tendono ad
aumentare nonostante la larga scala ad azione invasiva, istituzione,
gruppi micologici, pubblicazioni, enti preposti per la salvaguardia
degli ambienti naturali diano ampio spazio a come ci si deve comportare
e si affronti la natura. I pericoli sono sempre presenti. Seguendo
alcune regole e il buon senso non andremo ad infierire ed intaccare
i delicati equilibri dei sistemi ecologici e naturali. In altre
sedi abbiamo parlato della pericolosità dei funghi non
eduli, la loro tossicità e velenosità è causa
di gravi disturbi anche permanenti e di casi di mortalità
avvenute per ingestione di specie ritenute commestibili, ciò
è dovuto solo all’inesperienza e al grado di conoscenza
della materia. Il pericolo maggiore è costituito da come
si affronta la natura. Una non adeguata preparazione a lunghe
camminate, la stanchezza fisica, i piedi che calzano scarpe non
adatte. Conosciamo le fattezze di un suolo umido o bagnato tra
l’altro ricoperto da strati di foglie che a volte nascondono
delle insidiose lastre di pietra, e da qui la sorpresa di andare
a gambe levate, trovandoci in piani scoscesi??bhe, io me la vedrei
brutta. Perciò scarponi adeguati, un bastone per sorreggerci
una mantellina o kwait nello zaino in caso di cattivo tempo sono
sempre ben consigliati. A chi si inoltra in escursioni solitarie
è d’obbligo essere muniti della conoscenza dei siti,
di buon spirito di osservazione e capacità di orientamento.
Buone raccolte!!! sempre senza esagerare, tenete presente i limiti
imposti dai regolamenti… Colgo l’occasione per comunicarvi
i nostri prossimi impegni.
07/10/07
gita micologica in Val di Susa comprensiva di:
-ricerca funghi
-visita a l forte di Exilles e relativo museo degli alpini
-pranzo a Monpantero presso il ristorante “ Da Camillo”
14/10/07
mostra micologica Bulciago
Un socio
Alfredo Della Rovere
|