In
un secondo la tua vita può cambiare. In Peggio.
Settembre 2008
Si fa sempre più lungo l’elenco
delle croci sulle strade: droga, alcol, alta velocità sono
tra le cause principali delle stragi del sabato sera, e non solo
visto che anche durante la settimana il bollettino è infuocato.
Ma v’è anche chi per un secondo, per una caduta improvvisa
a bassa velocità, ha visto la sua vita trasformarsi, Alessio
Tavecchio, 38 anni, monzese, nei giorni scorsi è stato
ospite del collegio arcvovescovile Volta di Lecco per raccontare
la sua storia. <<In un secondo la mia vita è cambiata.
Mi sono trovato in un letto d’ospedale e da allora, quasi
quindici anni, sono su una sedia a rotelle. Non dimentichiamo
mai che salute e amore sono i due valori più importanti
della nostra vita e dobbiamo ricordarcene ogni volta che usciamo
di casa, ogni volta che siamo per strada – ha evidenziato
Tavecchio -. Avevo 23 anni stavo andando al parco di Monza con
la moto. Viaggiavo a 50 all’ora e sono finito in una buca
per dei lavori non segnalati>>. Il ragazzo cade di schiena
e non potrà più camminare. In un secondo la sua
vita cambia.
Quel secondo che detto così sembra nulla <<Quando
si dice 50 chilometri all’ora può sembrare una velocità
bassa – ha detto -. Prendiamo il valore e trasformiamolo
nella velocità al secondo, diventano 14 metri al secondo.
Ci rendiamo conto che è un valore altissimo. Provate a
percorrere 14 metri in un secondo a piedi, dovrete correre celermente>>.
Tavecchio è riuscito a tenere alta l’attenzione dei
ragazzi e a farli sentire protagonisti, facendogli notare come
la velocità è una delle principali cause degli incidenti,
ma non solo. Al primo posto c’è infatti la distrazione,
lo stare poco attenti e basta una frazione di tempo per farsi
e fare del male. Al secondo posto c’è la distanza
di sicurezza che non viene quasi mai rispettata.
<<quattordici metri in un secondo, non dimenticate mai questo
valore – ha ricordato ai ragazzi presenti - come correre
da un lato all’altro di un salone in un secondo>>.
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