CARPFISHING:
UNA PASSIONE!
Settembre 2009
Il carpfishing, nato in Inghilterra nel 1978, è per definizione
una specifica tecnica di pesca sportiva volta alla cattura di
grossi esemplari di carpa di varie specie tra cui specchi, regine
e cuoio che, una volta pescati, vengono rilasciati, ma non prima
di aver fatto una foto ricordo. Un principio fondamentale della
disciplina del carpfishing è l’assoluto rispetto
del pescato e dell’ambiente che circonda il pescatore; infatti,
il pesce viene trattato con ogni cura adagiandolo su di un apposito
materassino, che gli impedisce di ferirsi. Normalmente, i carpisti
campeggiano sulle sponde del lago vicino a dove praticano la pesca
e come regola primaria ed assoluta c’è il rispetto
della natura; infatti utilizzano tende e attrezzature di colore
mimetico, evitano grida e schiamazzi inutili e non lasciano rifiuti
di nessun genere. Anche i terminali sui quali si collega l’esca,
vengono costruiti in modo da arrecare il minor danno possibile
alla carpa. L’attrezzatura del carpista è composta
da tre canne di lunghezza che varia dai 12 ai 13 piedi di vario
libraggio, mulinelli che devono essere di grossa consistenza e
robustezza e dai segnalatori che suonano ogniqualvolta il pesce
abbocca. Il tutto viene adagiato su un “pood”. Le
carpe si nutrono di microrganismi, cozze, crostacei e nutrimento
che offre il lago oppure di boilies che sono degli inneschi di
forma sferica composti da svariati tipi di farine, alle quali
vengono aggiunti degli aromi e successivamente cotte al vapore.
Il carpfishing è una tecnica che si sta diffondendo sempre
di più tra i giovani italiani ed europei; tra questi ci
sono anche numerosi ragazzi di Rogeno, Bosisio Parini e dei paesi
limitrofi. |