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IL SANTUARIO DELLA MADONNA DI LOURDES A MONGUZZO

Settembre 2009
di Maria Rosa Frigerio

Ho un ricordo che mi tocca il cuore, un ricordo gioioso e consolante, sono gli incontri con la Madonna di Lourdes al Santuario di Monguzzo. Erano gli anni 70 e almeno una volta l’anno, in famiglia si usava fare questo pellegrinaggio; non c’era una ricorrenza particolare, ma ricordo che era sempre estate. Per me era un’occasione di festa dal sapore di vacanza, forse perché si partiva al mattino e si tornava alla sera, nonostante abitassimo a Erba. Ricordo chiaramente la devozione umile e sincera che traspariva dal volto di mia madre e di come riusciva ad infonderla nel mio cuore. Quando entravamo nel Santuario, così silenzioso e in penombra, la presenza di Maria e dei gesti d’amore verso chi si affidava a lei erano tangibili. Accedere alla grotta posta sopra l’altare, per mezzo di una scaletta stretta e ripida, era per me la fase più importante della giornata; una volta raggiunta la statua della Vergine, accarezzavo la sua mano, le affidavo un pensiero personale con speranza e fiducia, poi accendevo una candela e seguendo l’esempio di mia madre recitavo con lei l’Ave Maria. Mi soffermavo a lungo nella cappella delle Grazie, dove erano esposti tantissimi quadri, ero molto sensibile alle immagini che raffiguravano scene di incidenti gravi, anche se mi inquietavano, ne ero affascinata; i segni di devozione Mariana erano molti, come quello delle stampelle depositate in un piccolo recinto alla destra dell’ingresso alla grotta. Salendo le scale esterne al santuario si raggiungeva una terrazza coperta, dove c’era una grande statua della Madonna col Cristo morto; da piccola mi sembrava di dimensioni davvero enormi. Dopo tanti anni, recentemente ho sentito parlare della ristrutturazione del Santuario, e un po’ per ripercorrere le sensazioni di un tempo, un po’ per curiosità, ho deciso di ritornarci. Il Santuario è bellissimo, ancor più di allora; ma l’atmosfera di un tempo non l’ho ritrovata…e quel passaggio, il più importante per me, quello che da bambina mi permetteva di raggiungere la statua della Vergine, non c’è più…e nemmeno la cappella delle Grazie era aperta, così sono rimasta un po’ delusa anche se la fede e l’amore per la Madonna sono rimasti quelli di un tempo.

UN PO’ DI STORIA
La chiesetta è stata costruita nel X secolo ed era molto più piccola dell’attuale. Nel 1889 quando fu edificata una nuova parrocchiale, la piccola chiesa fu convertita in Santuario. All’interno, per volere dell’allora parroco di Monguzzo, Pietro Colombo, è stata realizzata una grotta sul modello di quella di Lourdes. L’inaugurazione avvenne nel 1902 per mano del Cardinal Ferrari. All’interno della grotta c’è la statua della madonna di Lourdes, accanto è incastonata una pietra della grotta di Massabielles, recuperata da Don Giovanni Colombo e collocata il 27 novembre 1960; di fronte alla statua della Madonna c’è quella di Bernardette Soubirous che prega e ha tra le mani una candela accesa. Gli interventi di ristrutturazione avvenuti tra il 2003 e il 2006 sono stati concentrati nella sistemazione interna del Santuario. Hanno riguardato i pavimenti, composti di lastre in pietra di Moltrasio, il fonte battesimale, con il ripristino del Battistero nelle forme originali. Per quanto riguarda le pareti interne, sono state portate alla luce le pitture originarie, sono comparse le nicchie e le lesene; la scaletta che portava alla statua della Madonna è stata eliminata. Il Santuario è aperto tutti i giorni e alle 18.00 della domenica e dei festivi si celebra la Santa Messa.
Maria Rosa Frigerio
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