Successo
per il campo di Second’Alpe
Settembre 2009
CANZO (CO)
– Si è concluso sabato 8 agosto, il campo di volontariato
internazionale per il recupero di Second’Alpe, l’antico
borgo che fino agli anni ’50 ospitava alcune famiglie canzesi
dedite all’economia di montagna.
Al campo hanno partecipato 10 volontari provenienti da tutto il
mondo: dalla Corea del Sud, dal Messico, dalla Repubblica Ceca,
Spagna, Francia e Germania, a cui si sono aggiunti alcuni volontari
italiani.Il campo è stato organizzato da ERSAF Lombardia,
dal Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” e dalla Cooperativa
Sociale Meta e si è avvalso del contributo della Comunità
Montana del Triangolo Lariano.
Durante i 15 giorni del campo, i volontari internazionali, coordinati
dal Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”, sono stati impegnati
nei lavori di recupero di Second’Alpe, abbandonato negli
anni ’50. Si è trattato della quarta esperienza di
volontariato, dopo quelle tenutesi con altrettanto successo nelle
ultime estati. Anche quest’anno i volontari, aiutati dai
dipendenti dell’ERSAF, hanno lavorato con passione ed energia
(intervallando al lavoro momenti ludici e visite al territorio)
al recupero dell’antico insediamento del Second’Alpe
(vedi foto allegate), allo scopo di portarne alla luce i resti,
ma soprattutto la memoria di una cultura di economia agricolo-pastorale
di montagna, ormai scomparsa in questa zona.
Dallo scavo è emerso il lastricato di due vani situati
tra il cortile e la cosiddetta “casa di San Miro”,
l’edificio più antico del borgo, in cui si narra
che sia nato il santo tanto noto alla tradizione popolare di Canzo.
I volontari hanno ritrovato alcuni “reperti” tra cui
alcune piastrelle originali intatte, chiodi fatti a mano, ferri
di cavallo, un fondo di vaso con un disegno.
Nella scorsa primavera Second’alpe è stata oggetto
di un importante lavoro di consolidamento edilizio e recupero
paesaggistico da parte di ERSAF; nel corso dell’anno verranno
completate le installazioni espositive e probabilmente nel 2010
verrà inaugurato il nuovo museo all’aperto.In una
porzione dell’area verranno esposti i reperti ritrovati
durante gli scavi compiuti dai volontari.
www.circoloambiente.org
|